«Il Covid ha cambiato maschera, ma è rimasto in scena» con un gioco di parole lo spot pubblicitario realizzato nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”, promossa da Pfize, invita alla vaccinazione. Non sappiamo ancora se “la nuova normalità”, elogiata nello spot, siano i cosiddetti malori improvvisi, i danni collaterali, il dover sottostare a obblighi e vessazioni, ma la stessa Organizzazione mondiale della sanità lo scorso 5 maggio ha decretato ufficialmente la fine della emergenza sanitaria da Covid-19. E, invece, Pfizer ci dice, naturalmente in maniera disinteressata, che non dobbiamo abbassare la guardia nei confronti del virus. Lo spot, in onda sulle reti Mediaset, Rai e La7, è finito nel mirino del Codacons.
Lo spot, curato da Pro Format Comunicazione e prodotto da Nicola Liguori e Tommaso Ranchino per MP Film, con la musica di Virginio, riproduce un dialogo che avviene tra il Michele Placido reale e il suo alter ego, un espediente narrativo che riproduce l’atteggiamento dicotomico che ha l’opinione pubblica nei confronti del virus.
Il Codacons ha presentato un esposto e contestuale diffida a sospendere la messa in onda dello spot pubblicitario relativo alla campagna. L’associazione a tutela del consumatore «segnala innanzitutto come la campagna sia promossa dalla società Pfizer e non, come ci si aspetterebbe, dal Ministero della Salute – che ne conduce una, del tutto diversa, soprattutto sui canali Rai», spiega il Codacons.
Nell’atto inviato a Pfizer e alle reti televisive che hanno mandato in onda il video, il Codacons sottolinea «le due principali anomalie dello spot targato Pfizer con protagonista Michele Placido: in primis l’ambiguità della campagna che potrebbe farla rientrare nell’alveo delle pratiche commerciali scorrette, visto che le sue ‘modalità di costruzione e realizzazione la rendono simile alle campagne del Ministero della Salute, così che lo spettatore può facilmente cadere nell’equivoco, pensando che il messaggio sia trasmesso dal Governo’, mentre invece ‘la prevenzione del Covid 19 sembra, di fatto, sfociare in un invito a vaccinarsi’ e l’utente ‘potrebbe essere indotto al vaccino solo in ragione dalla provenienza, in verità non vera, del messaggio di sensibilizzazione dal Ministero della Salute’», si legge nel documento.
Il secondo rilievo è di natura normativa: la pubblicità dei vaccini «è vietata» a meno che non si sia «in presenza di una campagna di vaccinazione autorizzata specificatamente da Ministero della Salute (autorizzazione che, in questo caso, non risulta esserci)»,spiega l’Associazione dei consumatori. «Si tratta di due ipotesi di illegittimità che risulterebbero, ove accertate, di particolare gravità perché riguardano un diritto, quello alla salute, intangibile e tutelato costituzionalmente».
Per questo il Codacons ha diffidato Pfizer Italia Spa, Rai Radiotelevisioneitaliana Spa, Gruppo Mediaset e La7 Spa, a «verificare quanto esposto in narrativa e, nel caso in cui ricorrano i presupposti, procedere alla sospensione, entro 15 giorni dal ricevimento della presente, della messa in onda dello spot pubblicitario relativo alla campagna pubblicitaria ‘Affrontiamo insieme la Nuova Normalità’ promossa da Pfizer, ove ancora in corso. In caso di avvenuta sospensione della campagna, si diffida Pfizer Italia Spa a porre in essere ogni atto idoneo a informare i consumatori sui temi esposti in narrativa». L’Associazione ha inoltre precisato nell’atto che, decorso inutilmente il termine indicato, si vedrà «costretta ad adire le competenti autorità giudiziarie e/o di vigilanza».