Con il sistema elettorale proposto dal deputato M5s Giuseppe Brescia, già soprannominato “Germanicum” per le analogie con il sistema tedesco, sarebbe il centrodestra a trionfare sia alla Camera che al Senato. Tale sistema prevede che tutti i seggi di Camera e Senato siano assegnati in maniera proporzionale, con una soglia di sbarramento al 5% ma al contempo un diritto di tribuna per le forze politiche che non riescano a raggiungere tale soglia. Rispetto al Rosatellum, dunque, verrebbe completamente azzerata la quota di parlamentari eletti in collegi uninominali.
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Ci ha pensato YouTrend a effettuare – sulla base della “Supermedia” dei sondaggi risalenti allo scorso 19 dicembre – una simulazione di come sarebbe composto il nuovo Parlamento. Nella sua simulazione, YouTrend tiene conto della riforma del taglio dei parlamentari, considerando quindi 400 seggi da assegnare alla Camera e 200 al Senato. Non vengono considerati il senatore e il deputato dalla Valle d’Aosta, e gli 8 deputati e i 4 senatori dall’estero.
Alla Camera, la Lega avrebbe 143 seggi e, insieme a Forza Italia (30) e Fratelli d’Italia (49), porterebbe il centrodestra a raggiungere agevolmente la maggioranza. Il Partito Democratico eleggerebbe invece 86 deputati, mentre il Movimento 5 Stelle 76. Infine, sarebbero 5 i deputati di Italia Viva, mentre 2 gli eletti in quota SVP. Nell’emiciclo di Montecitorio, pertanto, la coalizione di centrodestra disporrebbe di 222 deputati, più del doppio dei 91 che invece riuscirebbe ad eleggere il centrosinistra e quasi il triplo dei 76 del Movimento 5 Stelle.
Al Senato la Lega disporrebbe di 72 seggi. Anche qui, se venissero sommati gli scranni di Forza Italia (16) e Fratelli d’Italia (24), il centrodestra avrebbe la maggioranza. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico eleggerebbero invece, rispettivamente, 37 e 43 deputati. Infine, Italia Viva avrebbe un solo senatore, mentre per la SVP gli eletti sarebbero sempre 2. Nell’emiciclo di Palazzo Madama, pertanto, la coalizione di centrodestra disporrebbe di 112 senatori, mentre il centrosinistra si fermerebbe a 44 e il Movimento 5Stelle a 37.