Quattro milioni di studenti tornano sui banchi di scuola. Le nuove regole per il contenimento della pandemia del coronavirus prevedono Green pass per tutti coloro che entrano negli istituti scolastici, ad eccezione degli studenti, ma anche tamponi salivari a campione, orari scaglionati di ingresso, più corse di bus e mezzi pubblici, mascherine e distanziamento in classe, nei corridoi e in palestra.
Un nuovo inizio quest’anno per gli studenti, tutto in presenza: una sfida voluta dal ministro Patrizio Bianchi. E per evitare nuove chiusure e quarantene, si è deciso di chiedere il Green pass non solo a docenti, bidelli e personale di segretaria ma anche a tutti coloro che, per qualsiasi motivo, metteranno piede negli istituti scolastici, quindi anche i genitori degli studenti. Non verrà chiesto, invece, agli allievi che comunque in classe dovranno comunque tenere la mascherina e mantenere il distanziamento sociale negli spazi comuni e nei corridoi.
Gli orari di ingresso a scuola saranno scaglionati: a Milano, ad esempio, i ragazzi che frequentano le superiori entreranno per il 70% prima delle otto, tutti gli altri invece potranno puntare la sveglia più tardi, dopo le 9.30. Sul fronte trasporti, che è quello che preoccupa di più visto il sovraffollamento nelle ore di punta e la decisione del governo di non imporre il Green pass sui mezzi pubblici locali, il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini ha assicurato che ci saranno più corse di bus e mezzi pubblici.
Le mascherine, almeno per ora, andranno indossate e si potranno togliere solo in mensa, durante il pranzo, e in palestra, durante l’attività sportiva. Saranno fornite dalle scuole come lo scorso anno. La proposta del ministro Bianchi, contenuta nel decreto del 6 agosto di non indossare le mascherine caso di studenti tutti vaccinati per ora è slittata. Per il ricambio dell’aria il Comitato tecnico scientifico ha stabilito che dovrà essere assicurato aprendo le finestre. Ma sono anche stati stanziati fondi che le scuole possono autonomamente decidere di investire nell’installazione di impianti di filtraggio e pulizia dell’aria.
Per quanto riguarda i test salivari, il piano prevede di monitorare almeno 55mila alunni di scuole pilota ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta a un totale di circa 4 milioni 200mila bambini e ragazzi. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, ossia di elementari e medie.