Niente obbligo vaccinale contro il Covid-19, nessun obbligo di presentare settimanalmente il certificato di tampone negativo (qualcosa di simile al green pass italiano) e nessun obbligo per i lavoratori di indossare le mascherine nei luoghi di lavoro al chiuso. La Corte Suprema americana ha bocciato i provvedimenti introdotti solo tre giorni fa dall’amministrazione Biden, validi per tutte le grandi aziende presenti sul territorio statunitense con più di 100 dipendenti. Resta invece per certi operatori sanitari, pur prevedendo esenzioni mediche e religiose.
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Secondo i giudici della Suprema Corte, infatti, l’amministrazione non ha il potere di imporre tali requisiti per l’accesso sui luoghi di lavoro senza l’autorizzazione del Congresso. «Sebbene il Congresso abbia indiscutibilmente conferito all’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) il potere di regolare i rischi professionali, non ha conferito all’agenzia che fissa gli standard di sicurezza per i luoghi di lavoro negli States il potere di regolamentare la salute pubblica in modo più ampio», si legge nel parere della Corte. «In quest’ultima tipologia d’intervento più ampio, rientra infatti la richiesta di obbligo vaccinale per 84 milioni di americani semplicemente perché lavorano per datori di lavoro con più di 100 dipendenti», si legge ancora. L’obbligo di vaccinazione contro il Covid resta però valido per tutti per gli operatori sanitari che lavorano in strutture che ricevono fondi federali.
La decisione segna una vittoria per ventisei aziende sanitarie e per i ventisette Stati a guida repubblicana che si erano opposti al provvedimento. Negli Stati Uniti, dove sono morte più di 800 mila persone a causa del Covid, solo il 63% del Paese risulta pienamente vaccinato, e di questi solo il 37% ha ricevuto la terza dose.
L’obbligo vaccinale per chi lavora in un’azienda con oltre 100 dipendenti ha avuto un percorso accidentato. A metà dicembre una Corte federale di appello lo aveva ripristinato dopo che un mese prima un’altra Corte lo aveva rimosso. Singole amministrazioni si sono mosse in maniera autonoma, come New York dove da fine dicembre il vaccino è diventato obbligatorio per tutti i lavoratori del settore privato mentre per quelli pubblici lo era già dall’1 novembre.