Passare dalla fase dell’emergenza a quella di convivenza con il virus aprendo ufficialmente la cosiddetta fase “endemica”. Aumenta il numero di governatori, ma anche membri del governo e scienziati, che chiedono una revisione dei criteri con i quali vengono comunicati i dati riguardanti il coronavirus e delle norme da adottare in caso di positività o di contatti stretti. Stefano Bonaccini, governatore emiliano, dopo aver introdotto l’autotesting per uscire dalla quarantena vuole che si abbandoni il sistema a colori, mentre Giovanni Toti, dalla Liguria, sostiene che ora ci si debba concentrare sui malati sintomatici.
Cresce il pressing delle regioni e così sarà aperto un tavolo tecnico con i governatori per arrivare a nuove regole. Sul tavolo l’addio al sistema dei colori, ma anche il riconteggio dei ricoveri escludendo i pazienti che anche se positivi al Covid sono in ospedale per altri motivi, ma anche una nuova definizione di «caso» con la distinzione tra positivo asintomatico e malato e poi la riduzione delle quarantene sempre per i positivi asintomatici fino all’uso fai da te dei tamponi, una strada appena aperta dall’Emilia.
Il primo punto è quello del riconteggio dei ricoveri con la conseguenza che i passaggi di colore delle Regioni saranno più difficili visto che almeno il 30% dei pazienti in ospedale ha scoperto di essere positivo dopo il ricovero per altri motivi e non presenta sintomi Covid. Le Regioni chiedono anche l’addio al sistema dei colori, che considerano ormai «superato» in questa fase segnata dalla variante Omicron. « Registriamo molti più contagi rispetto a un anno fa, ma meno decessi e ricoveri – sottolinea il governatore Bonaccini – Credo sia giusto, per esempio, scorporare dai ricoveri Covid quelli di pazienti che entrano in ospedale per altre patologie, che successivamente risultano positivi pur non avendo sintomi».
Sul tavolo anche la definizione di caso Covid: l’idea sarebbe di distinguere i positivi asintomatici dai malati, quelli cioè con sindromi polmonari o influenzali provocate dal Covid. Le Regioni chiedono di ridurre la quarantena a 5 giorni senza più necessità del tampone in “uscita” e senza sospendere il Green pass. I governatori chiedono anche di abolire l’auto-sorveglianza in caso di contatto stretto con positivi al Covid senza l’effettuazione di un tampone dopo 5 giorni. Due interventi questi che ridurrebbero di molto la “burocrazia” del Covid. C’è poi l’ultima frontiera, quella già aperta dall’Emilia Romagna, e cioè il tampone fai da te a casa per certificare la positività e poi l’avvenuta negativizzazione.