«Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Lui era un combattente per l’Europa. Credeva nel potere dell’Europa. Grazie David. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto». Sono le prime parole di Roberta Metsola, la candidata del Ppe che è stata eletta presidente dell’Aula di Strasburgo. L’europarlamentare maltese ha ottenuto 458 voti a favore (per essere eletta ne bastavano 309, la maggioranza assoluta dei voti validi più uno). Eletta il giorno del suo compleanno, è il più giovane (43 anni) e la terza donna (dopo le francesi Simone Veil e Nicole Fontaine) presidente Ue nella storia dell’aula di Strasburgo.
Metsola ha 43 anni, fa parte dell’ala moderata del Ppe ed è parlamentare europea dal 2013, quando era stata la prima parlamentare europea eletta a Malta. Va a prendere il posto di David Sassoli, morto l’11 gennaio mentre era ancora in carica. Sassoli era comunque arrivato alla fine del suo mandato, che secondo gli accordi presi all’inizio della legislatura sarebbe dovuto durare due anni e mezzo: era già previsto che lasciasse l’incarico a una persona proveniente dal centrodestra.
Avvocato esperta di diritto europeo , si è laureata al Collège d’Europe di Bruges, come moltissimi funzionari e politici europei, e dal 2012 al 2013 consigliera dell’Alta rappresentante per gli Affari esteri, Catherine Ashton. Fino alla sua elezione, era stata la prima vicepresidente del Parlamento Europeo, cioè quella col grado più alto fra tutti e 15 i vicepresidenti.
Nelle ultime settimane la sua candidatura era stata minacciata solo dalle sue posizioni contro l’interruzione di gravidanza, cosa non gradita a Socialisti e Liberali. Sull’aborto in conferenza stampa appena eletta ha spiegato che le sue posizioni «saranno quelle del Parlamento europeo che ora rappresento. Le promuoverò all’interno e all’esterno di questa Camera». In passato Metsola ha spesso difeso il suo Paese affinché mantenesse una sua autonomia nella posizione anti-abortista. I voti del passato «facevano riferimento a posizioni di carattere nazionale. Io non voterò più su temi come l’aborto», ha sottolineato Metsola ribadendo che il Parlamento Ue «ha sempre detto che voleva che questi diritti dovessero essere meglio protetti. Questa è la posizione dell’aula, e io mi impegno nei confronti di tutti riguardo».