La sfida che conta lui l’ha già vinta il 5 novembre, e il suo successo ha messo benzina nel motore del centrodestra che ora punta dritto alla vittoria alle Politiche del 4 marzo. Ma Nello Musumeci potrebbe diventare ancora una volta un fattore proprio alle politiche perché si sa che la differenza la faranno i voti dei siciliani e in questo momento il nuovo Governatore è ai massimi livelli di consenso. Nella terra che sancì lo storico 61-0 berlusconiano del 2001, l’effetto traino del voto regionale può risultare determinante anche per la battaglia politica romana. Ed ecco che è già iniziato il corteggiamento dei vari gruppi politici del centrodestra che puntano ad assicurarsi l’adesione di Musumeci e a coinvolgerlo in modo più o meno diretto nella competizione delle Nazionali. Qualcuno ipotizza che possa addirittura esserci la tentazione di una candidatura al Parlamento ma è una voce che non avrà seguito, assai più realistico invece è il pressing concentrico già scattato per incassare i voti che può portare il neopresidente della Regione.
I CORTEGGIATORI DI NELLO. Chi non ha perso tempo è Stefano Parisi che nei giorni scorsi ha invitato Musumeci al congresso di Energie per l’Italia, al quale è intervenuto Nello Musumeci e ha ringraziato Parisi per essere stato al suo fianco fin dal primo momento della campagna elettorale. Ora l’ex candidato sindaco alle Comunali di Milano, che per un certo periodo aveva cullato anche ambizioni di leadership del centrodestra, vuole Musumeci nel suo movimento, anzi partito, e non fa mistero di aspettarsi una risposta positiva. Ma c’è pure chi si sta muovendo per capire se possa esserci feeling tra Musumeci e Fratelli d’Italia. FdI nella nuova Giunta siciliana ha un ruolo strategico e, d’altronde, una delle poltrone più ambite Musumeci l’ha destinata a Sandro Pappalardo, l’ufficiale dei Carabinieri, uomo di fiducia di Giorgia Meloni, che a sua volta punta al ruolo di premier se il centrodestra vincerà le prossime elezioni. Più difficile immaginare Musumeci in Forza Italia, dove Silvio Berlusconi potrebbe anche tentare una manovra di avvicinamento ma in Sicilia c’è la presenza troppo ingombrante di Gianfranco Miccichè.
LA SCELTA DEL PRESIDENTE. Musumeci, che nel frattempo ha già tagliato i ponti con la Lega e con Salvini escludendo il carroccio della Giunta, per adesso guarda soltanto al suo movimento, Diventerà Bellissima, che si appresta a celebrare il suo primo congresso. L’appuntamento è fissato a Palermo per domenica 17 dicembre, al Mondello Palace Hotel. I lavori si apriranno alle 10 e proseguiranno per l’intera giornata. L’assemblea congressuale, aperta alle migliaia di iscritti, sarà chiamata a votare le modifiche statutarie e la linea politica, anche in vista degli appuntamenti elettorali nazionali e locali. Come dire: partiti? No grazie. Musumeci la sua scelta (almeno per adesso) l’ha già fatta.