Il comune lusitano di Coimbra, quasi 150 mila abitanti, è chiamato la città degli studenti non a caso. Importante centro militare e culturale fin dai tempi della pervasiva espansione romana, Aeminium il nome latino, oggi Coimbra ospita più di 20 mila studenti universitari provenienti da tutto il Portogallo con l’aggiunta degli studenti Erasmus che scelgono questa meta con sempre maggiore frequenza. La sua università è patrimonio UNESCO ed è la terza più antica d’Europa, un prestigio storico che le ha permesso di confermarsi anche oggi come un centro di eccellenza per gli studi universitari. L’offerta che Coimbra può presentare dal punto di vista turistico non si limita al semplice aspetto culturale, i paesaggi che si possono godere dai punti più alti della città (i c.d. “Miradouro” o belvedere tradotto nella nostra lingua) o dalle torri medioevali è semplicemente mozzafiato, la gastronomia locale è ricca di ingredienti freschi ed a buon mercato, vi sono parecchi polmoni verdi che germogliano in punti diversi della città, la melodia del fado, la musica popolare portoghese, rimbalza malinconica da un vicolo all’altro avvolgendo il visitatore. Coimbra presenta il carattere caloroso ed accogliente dei paesi meridionali d’Europa ed il costo della vita, trovandosi in Portogallo, è abbastanza basso considerati gli standard degli altri paesi europei. Chi sceglie Coimbra, sceglie una testa di ponte da cui è possibile raggiungere agevolmente ogni angolo del Portogallo, da Oporto a Lisbona passando per la vicinissima e lussureggiante “mata do Bussaço”.
L’UNIVERSITÁ E LE “REPÚBLICAS”. Il gioiello più brillante di Coimbra è custodito sulla sommità della collina dove sorge la parte più importante del centro storico. Un tortuoso sali-scendi frammentato in una miriade di vicoli intricati dove non è così raro perdersi. Stiamo parlando della sua Università, patrimonio UNESCO e tra le più antiche d’Europa. Vi si può arrivare salendo dalla centralissima “Praça da Republica” e affrontando la monumentale scalinata che termina in un enorme spiazzale dominato dalla statua di D.Dinis. Dallo spiazzale si diparte un ampio viale che conduce all’ingresso del complesso principale dell’Università. Un luogo magico, intriso di sacralità e autorità, levigato dai lunghi secoli trascorsi come una quercia dalle profonde radici. Il luogo più interessante dell’Università è la biblioteca Joanina che racchiude 250.000 volumi conservati perfettamente grazie ai suoi silenti guardiani. All’interno della biblioteca vive infatti una colonia di pipistrelli che nutrendosi di parassiti e insetti contribuisce a preservare intatti le migliaia di tomi incassati negli scaffali. La biblioteca è caratterizzata da uno stile barocco esuberante che lascia attoniti i visitatori e li ripaga delle lunghe file che precedono l’ingresso nel sito. La città è anche caratterizzata dalle cosiddette “Repubbiche”, vere e proprie enclavi studentesche con origini che affondano le proprie radici nel XIV sec. Questi luoghi sono dei palazzi completamente gestiti dagli studenti e godono di una legislazione dedicata del tutto particolare. Persino ai tempi della dittatura salazarista la polizia non vi poteva entrare. Le “Repubbliche” sono ancora oggi dei centri di diffusione di una cultura giovanile e studentesca vivace, dedita al pluralismo, alla goliardia ed al fracasso.

LE CHIESE E GLI AZULEJOS. Coimbra è ricca di monumenti religiosi dall’architettura sorprendente che vale la pena visitare. La chiesa di Santa Cruz, adagiata sulla parte bassa del centro storico ed adiacente ad una delle vie principali che conducono al ponte di Santa Clara si presenta in perfetto stile manuelino ed al suo interno è possibile lasciarsi sedurre dai silenzi del suo chiostro e dal coro perfettamente intagliato. La chiesa di Sé Velha si trova invece nel cuore del centro storico, in uno dei rari spazi aperti dell’intricato dedalo di vicoli, sembra quasi che si trovi lì per caso. È caratterizzata da uno stile romanico e contiene un chiostro altrettanto curato e meritevole di essere visitato. Molti di questi edifici contengono i famosi “azulejos”. Opere ornamentali meravigliose, mosaici formati da sottili piastrelle di ceramica che raffigurano paesaggi o episodi storici. Lucidi, quasi brillanti, come uno scorcio di paradiso, sorprendono l’occhio del visitatore per l’accuratezza delle rappresentazioni e la pallida vivacità del colore azzurrino.

I PARCHI E I PAESAGGI. Il “parque do Mondego”, bagnato dalle acque placide del fiume che attraversa Coimbra, è uno dei polmoni verdi della città. Vi si praticano sport acquatici e vi si cerca salvifica frescura durante i mesi estivi. Vi sono alcuni pub e locali che animano le mattine e le sere della zona ed è un ottimo posto dove portare i bambini a giocare e divertirsi. Il parco più grande, a cui si può accedere da una zona più periferica della città, vicino al terminal degli autobus, è la “Mata Nacional do Chupal” dove è possibile godere di lunghe passeggiate immersi tra le fronde e le canne di bambù, la flora del luogo è davvero molto ricca così come la fauna. Obbligatoria anche una tappa al Giardino Botanico dell’Università che racchiude un’incredibile varietà di alberi e specie vegetali. Coimbra possiede numerosi punti di osservazione, dalle torri medievali, come la “torre de anto” o la “torre de almedina”, ai già menzionati “miradouro”. Bellissimi i belvedere della “Vale do Inferno” che abbraccia tutta la parte storica della città e il belvedere di “Penedo da Saudade” da cui si gode la vista della parte nuova della città e dei monti all’orizzonte, impreziosito da lastre di pietra contenenti poemi e poesie della letteratura portoghese.

LA CITTÁ NUOVA E LA VITA NOTTURNA. Coimbra non è soltanto cultura e tradizioni. Vi sono due zone della città dove sorgono dei centri commerciali e delle strutture sportive all’avanguardia, come il nuovissimo stadio costruito in occasione degli Europei di Calcio del 2004. Al di là del ponte di Santa Clara sorge il Forum di Coimbra, il più grande centro commerciale della città, dotato di cinema multisala, negozi e punti di ristorazione. Durante la notte la città si anima grazie soprattutto agli studenti, veri protagonisti della movida fino alle prime luci dell’alba. Sono infatti innumerevoli le discoteche ed i locali attrezzati per intrattenere i più giovani. Agli studenti sono poi dedicate le due festività principali della città, la Latada e la “Queima das Fitas”, considerata da alcuni la festa studentesca più grande d’Europa. In quest’ultima festività gli alunni che terminano il corso di studi passano simbolicamente il testimone agli studenti dell’anno successivo ed il vestito tradizionale – costituito da un mantello e una lunga veste – è fatto a pezzi, in un gesto simbolico che rappresenta la fine della vita studentesca. Proprio dai mantelli e dai vestiti tradizionali indossati dagli studenti di Coimbra si specula abbia preso ispirazione J.K. Rowling per i suoi romanzi sul famosissimo maghetto Harry Potter.

“COIMBRA UMA VEZ, PARA SEMPRE SAUDADE”. Raggiungere Coimbra è facile, molto più difficile è separarvisi. Gli abitanti del Portogallo utilizzano spesso una parola a cui, a detta loro, è impossibile trovare una definizione, tanto è ineffabile e complessa. E’ possibile affermare che la parola italiana “nostalgia” sarebbe la principale indiziata per una sua tradizione. Stiamo parlando della saudade. Una sensazione di latente malinconia, ti morde il cuore e ti ottunde la mente. La puoi avvertire pulsare distintamente in fondo all’anima mentre osservi le acque del rio Mondego, il fiume della vita, scorrere sotto il tuo sguardo immerso in una nuvola di pensieri. A Coimbra si usa spesso il detto “Coimbra uma vez, para sempre saudade” che grossomodo avrebbe questa traduzione: “basta visitare una volta Coimbra, per averne nostalgia perenne”. Non vi resta che mettervi in viaggio, per scoprire se sia vero o meno.