DAI TEMPI DI BACH E MOZART. Le due canzoni sono musicalmente simili, come spiega la rivista “Vinile”, e non c’è dubbio che Gino Paoli, come altri suoi colleghi cantautori della scuola genovese, fosse un estimatore degli chançonnier d’oltre Alpe. D’altronde, la storia della musica è piena di plagi sin dai tempi di Bach, Mozart e Beethoven. «Un buon compositore non imita: ruba!» ammetteva Igor Stravinskij. Restando ai nostri tempi, la madre di tutte le controversie d’autore sta in un canto del XV secolo che Enzo Jannacci rifece col titolo “La mia morosa la va alla fonte”.
Jannacci trae ispirazione da qui. Un giovanissimo Fabrizio De André prende il testo musicale e ci costruisce sopra “Via del Campo”.
Iniziò con minacce di battaglie legali, ma i due la chiusero da grandi quali erano, con un abbraccio e una firma: testo Fabrizio De André, musica Enzo Jannacci. Curioso che la canzone di De André più nota alla fine non sia del tutto sua.