Il populismo non sarà una malattia, ma per il Guardian, che ha reso noto i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è tra le cause di un ritorno del morbillo in Europa. Lo studio indica che nel 2018 ci sono stati 60 mila casi di morbillo nel nostro continente, più del doppio rispetto all’anno scorso e il maggior numero dall’inizio del secolo. Le infezioni hanno causato in tutto 72 morti, due volte quelle del 2017. Gli esperti della sanità, osserva il quotidiano londinese, ammoniscono che il crescente scetticismo sui vaccini ha fatto diminuire le percentuali di immunizzazione contro il morbillo, l’influenza e altre malattie. «Il crescente movimento anti-vax in Europa, alimentato dai social media e da alcuni populisti anti-establishment – si legge- sta mettendo a rischio molte vite e potrebbe essere causa di epidemie di morbillo mai viste in vent’anni».
Secondo i dati scientifici non ci sono dubbi che un calo del tasso di vaccinazioni corrisponda sempre a un aumento dei casi di morbillo. Con un tasso di vaccinazioni del 92 per cento, in Gran Bretagna l’anno scorso ci sono stati 14,4 casi di morbillo per ogni milione di abitanti; con un tasso di vaccinazioni dell’86 per cento in Serbia ci sono stati 640 casi di morbillo per milione di abitanti. Le più alte percentuali di scetticismo nei confronti dei vaccini si registrano in Francia e in Italia. Il rapporto evidenzia che nel nostro Paese, dove le vaccinazioni sono diminuite nel 2014, i casi di morbillo sono passati da poche decine a centinaia al mese.
Il Guardian riporta che Vitenys Andriukatis, commissario alla Sanita dell’Unione europea, ha accusato direttamente di irresponsabilità i partiti populisti per aver sostenuto «fake news» sui vaccini. «Non sono solo io a essere preoccupato – ha detto il commissario – ma tutta la comunità scientifica con pediatri ed esperti di malattie infettive. È inimmaginabile avere morti per il morbillo, quando potevamo avere l’intera Unione senza la malattia». L’articolo ricorda che nel 2015 il Movimento 5 Stelle propose un bando delle vaccinazioni, citando presunti legami tra i vaccini e malattie come «leucemia, immunodepressione, mutazioni genetiche, cancro, autismo e allergie». Una volta al governo, conclude il quotidiano britannico, il M5S sembra avere moderato le sue posizioni al riguardo, ma «non è esattamente chiaro» che linea abbia in proposito.
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In Italia ci sono stati oltre 4000 casi di morbillo, ma la situazione è in miglioramento dopo l’obbligo della vaccinazione per l’iscrizione a scuola. Secondo il rapporto Ue-Ocse sui sistemi sanitari, in Italia la copertura vaccinale contro il morbillo è calata dal 91% del 2010 all’85% nel 2016, e poi risalita al 92% nel 2017. È una percentuale non ancora sufficiente per l’Italia come per il resto del mondo. Sono sufficienti due dosi di vaccino per essere protetti dall’infezione, ma serve che almeno il 95% della popolazione sia vaccinata per garantire l’immunità di gregge, la protezione anche per chi non può immunizzarsi.