«Ufficializziamo che Italia Viva correrà alle prossime regionali di settembre in tutte e sei le regioni: Toscana, Campania, Puglia, Liguria, Marche, Veneto. Così finalmente conteranno i voti e non i sondaggi». Matteo Renzi ufficializza la discesa in campo del suo movimento nelle sei elezioni regionali che si terranno quest’anno nella sua ultima enews. Attualmente non c’è ancora una data ufficiale per il voto, anche se il governo pensa a un election day il 20 e il 21 settembre.
Enews 642 del 6 giiugno 2020 di @matteorenzi:https://t.co/iB9xNmkJLl pic.twitter.com/UwT6FRT61O
— Italia Viva (@ItaliaViva) June 6, 2020
L’ex premier non nasconde che sarà una campagna elettorale «difficile, ma ci divertiremo sicuramente come spesso accade durante le campagne elettorali. Non c’è occasione migliore per avvicinare nuove persone».
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Nella sua Toscana sta prendendo forma una alleanza con Eugenio Giani. «L’obiettivo di Italia Viva per le elezioni regionali in Toscana – ha aggiunto Renzi alla presentazione del suo libro ‘La mossa del cavallo’ a Firenze – è essere decisivi per la vittoria di Giani e avere un risultato superiore ai 5 Stelle». «Tutti i sondaggi – ha osservato ancora l’ex premier – dicono che Italia Viva sarà decisiva alle prossime regionali toscane, per cui gireremo molto in Toscana per assicurare la vittoria del centrosinistra e di Giani. Credo che la differenza la faremo noi, e sarà una sorpresa per tanti che guardano i sondaggi».
Nelle altre regioni Italia Viva potrebbe procedere ad ordine sparso. Nelle Marche dovrebbe appoggiare il candidato di centrosinistra Maurizio Mangialardi. Così come in Campania si va verso un’alleanza con l’attuale governatore Vincenzo De Luca. In Veneto Italia Viva dovrebbe correre da sola e proporre Ivan Scalfarotto. In Liguria, governata da Giovanni Toti, lo scenario resta aperto. I renziani infatti si dicono non disponibili ad accettare una candidatura Pd-M5s troppo spostata a sinistra o contraria alle infrastrutture, come il progetto della Gronda. Italia Viva correrà da sola anche in Puglia, dove Renzi non ha mai nascosto l’incompatibilità col governatore uscente del centrosinistra Michele Emiliano.