Il governo di Singapore si prepara a passare a un programma di riconoscimento facciale che spera di eliminare la necessità di carte d’identità entro il 2022. Il controllo biometrico darà ai cittadini un accesso sicuro sia ai servizi privati che a quelli governativi. L’agenzia tecnologica del governo spiega che questo strumento sarà “fondamentale” per l’economia digitale del paese.
Il sistema è stato testato con successo ed è ora in fase di diffusione a livello nazionale. Non solo identifica una persona, ma assicura che sia realmente presente, riporta Il Sole 24 ore. «Bisogna assicurarsi che la persona sia presente quando si autentica, che non si stia guardando una fotografia o un video o una registrazione riprodotta o un deepfake», ha detto alla Bbc Andrew Bud, fondatore e amministratore delegato di iProov, l’azienda britannica che fornisce la tecnologia.
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La tecnologia sarà integrata con lo schema di identità digitale SingPass del paese che consente l’accesso ai servizi pubblici digitali. Il sistema di riconoscimento facciale è un’importante espansione della Smart Nation Initiative, iniziata nel 2014 sotto il Primo Ministro Lee Hsien Loong e attraverso la quale lo stato ha creato un database biometrico su oltre quattro milioni di Singapore di età superiore ai 15 anni.
Sia il riconoscimento che la verifica facciale dipendono dalla scansione del volto di un soggetto e dalla sua corrispondenza con un’immagine in un database esistente. La differenza fondamentale è che la verifica richiede il consenso esplicito dell’utente, che ottiene in cambio l’accesso al suo telefono o all’applicazione per smartphone della sua banca. La tecnologia di riconoscimento facciale, invece, può scansionare il volto di chiunque si trovi in una stazione ferroviaria e avvertire le autorità senza il consenso dell’interessato.
Singapore è, dunque, il primo Paese al mondo a utilizzare il riconoscimento facciale come documento d’identità. La tecnologia è già in uso presso gli uffici delle imposte e in una delle principali banche di Singapore che consente ai clienti di utilizzarla per aprire un conto bancario online. Ma anche negli Stati Uniti e in Cina, le aziende tecnologiche stanno investendo sulla verifica facciale.