Joe Biden comincia a costruire la squadra di governo, proprio mentre dalla Casa Bianca arriva la notizia attesa da ormai tre settimane. Donald Trump ha autorizzato le agenzie dell’Amministrazione ad avviare la transizione dei poteri. A dare l’annuncio ufficiale Emily Murphy, responsabile della General Services Administration, la struttura che gestisce il passaggio da un governo all’altro, dopo che ieri anche il Michigan ha certificato il risultato delle urne. «Continueremo a sostenere la nostra posizione con forza e continueremo la nostra giusta battaglia e alla fine vinceremo. Tuttavia, nell’interesse del Paese ho raccomandato a Emily Murphy di fare quanto è previsto dai protocolli e il mio team farà la stessa cosa», ha twittato Trump.
I want to thank Emily Murphy at GSA for her steadfast dedication and loyalty to our Country. She has been harassed, threatened, and abused – and I do not want to see this happen to her, her family, or employees of GSA. Our case STRONGLY continues, we will keep up the good…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 23, 2020
La lettera del General Services Administration è un atto necessario affinché il presidente eletto Joe Biden cominci a organizzare il proprio ingresso alla Casa Bianca, che formalmente inizierà il 20 gennaio prossimo. Questo significa che ora Biden e il suo team avranno accesso a fondi, strumenti e protezioni che di solito sono accordati al presidente che si appresta ad assumere l’incarico, e che prevedono tra le altre cose anche gli aggiornamenti quotidiani dell’Intelligence. Quando Trump vinse le elezioni nel 2016, la lettera della Gsa che accettava il vincitore e dava in via alla transizione era partita il giorno successivo alle elezioni. Quest’anno invece ciò accade a tre settimane dalle stesse. Un ritardo, accusavano Biden e il suo staff, che minacciava la sicurezza nazionale e la capacità della nuova amministrazione di pianificare efficacemente la lotta alla pandemia. Il presidente eletto era tagliato fuori anche dal briefing dell’Intelligence.
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Trump alla fine ha dovuto arrendersi dopo che la commissione elettorale del Michigan ha certificato l’esito elettorale contestato da Trump, e il crescente numero di parlamentari repubblicani che denunciava il ritardo nel trasferimento pacifico dei poteri. Anche se non ha ancora riconosciuto pubblicamente la sconfitta, e da alcune settimane è impegnato in una serie di azioni legali per tentare di ribaltare il risultato elettorale in diversi stati: finora non ha ottenuto alcun successo, perdendo per esempio in Georgia, dove era già stato ufficializzato il risultato delle elezioni a favore di Biden, e in Pennsylvania.
A questo punto Biden può accelerare i piani di insediamento. Il suo team sta prendendo forma. Il Segretario di Stato sarà Anthony Blinken, 58 anni, da venti stretto collaboratore di Biden, vice consigliere per la sicurezza nazionale nella seconda amministrazione Obama. L’importante casella del ministero del Tesoro va a Janet Yellen, 74 anni, presidente della Federal Reserve dal 2104 al 2018. Biden conferma anche le indiscrezioni, rilanciando John Kerry, 76 anni, ex capo della diplomazia e candidato alle presidenziali del 2004, come coordinatore della task force sul «climate change». Segretario per la Sicurezza interna sarà Alejandro Mayorkas, 61 anni, primo esponente della comunità dei latinos in questo incarico. Avril Haines, 51 anni, sarà invece la prima donna a guidare la Direzione della National Intelligence.