Il Movimento 5 stelle entrerà nel governo Draghi. Anche gli iscritti al M5s hanno dato il via libera al sostegno all’esecutivo tecnico-istituzionale: i sì sono stati 44.177 (59.3%), i no 30.360 (40.7%). L’affluenza finale è stata di 74.537 iscritti su una base di 119.544 iscritti aventi diritto di voto. «La democrazia del Movimento passa per il voto degli iscritti, che è vincolante», ha dichiarato Vito Crimi.
Il risultato del voto era molto atteso: il gruppo parlamentare dei 5 Stelle, che dovrebbe ora adeguarsi all’esito della consultazione su Rousseau, appariva infatti nelle scorse ore diviso al suo interno sull’opportunità di dare il via libera a un esecutivo con due caratteristiche in passato «indigeste» ai 5 Stelle: il profilo «tecnico», o quantomeno non squisitamente politico, e una maggioranza destinata ad allargarsi fino a comprendere non solo il Pd o la Lega, con cui i 5 Stelle hanno governato in questa legislatura, ma anche Forza Italia.
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Non si tratta della prima volta che la fiducia in un esecutivo passa dalla piattaforma del Movimento. Già per il sostegno ai due governi Conte in questa legislatura i militanti Cinque Stelle si sono espressi su Rousseau. Nel 2018 si era votato per il contratto di governo con la Lega. Il risultato è schiacciante in termini percentuali: il 94% appoggia l’iniziativa ma i partecipanti al voto sono 40mila. Nel 2019 invece il voto sul governo giallorosso vide un’affluenza quasi doppia: il 3 settembre 63mila votanti su 79mila sostengono la svolta.
La responsabilità è il prezzo della grandezza.
Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande…Pubblicato da Luigi Di Maio su Giovedì 11 febbraio 2021
Il primo tra gli esponenti del Movimento a commentare il risultato su Rousseau è stato l’ex capo politico, e ministro degli Esteri uscente, Luigi Di Maio. «La responsabilità è il prezzo della grandezza. Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese. In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattutto sceglie la via europea», ha scritto su Facebook. «La fedeltà alla Nazione, oggi, si è mostrata più forte della propaganda. Questo è il M5S». «Ora viene il compito più difficile», ha detto il capo politico Vito Crimi, «quello di rispettare questo mandato: dunque lavorare sul programma di governo. La democrazia del Movimento passa dal voto degli iscritti, e il voto degli iscritti è vincolante».