L’Italia vieta l’ingresso a chi proviene dall’India. «Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena» annuncia il ministro Speranza.
Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti…
Pubblicato da Roberto Speranza su Domenica 25 aprile 2021
A preoccupare è la nuova variante indiana che ha provocato un milione di contagi in tre giorni travolgendo il sistema sanitario già fiaccato del Paese asiatico. L’Italia si aggiunge, quindi, alla lista di Paesi ( dal Canada alla Gran Bretagna, dall’Iran al Kuwait e ultima anche la Germania) che in queste ultime ore ha prescritto una stretta sui collegamenti aerei proprio per limitare la circolazione della variante indiana.
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Dopo essere stata scoperta nell’ultimo mese nel Regno Unito, in Belgio, e in Germania, la variante indiana è stata rilevata anche in Svizzera, come confermato dalle autorità sanitarie del Paese. In Italia era stata individuata lo scorso 10 marzo a Firenze. Visto il moltiplicarsi di casi anche in Europa, il ministro Speranza ha quindi deciso di imporre limitazioni. Oltre al divieto di ingresso, l’ordinanza prescrive che chi sia stato in India negli ultimi 14 giorni si trovi già nel nostro Paese debba «sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione». «I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante indiana. Non possiamo abbassare la guardia. Venerdì è stato il giorno record per casi a livello mondiale con 893.000 positivi di cui 346.000 proprio in India» scrive Speranza in un post su Facebook.
La variante indiana (B.1.617) presenta una doppia mutazione rispetto al ceppo originario e appare più facilmente trasmissibile. L’unicità della variante indiana, proprio per via della sua doppia mutazione, è motivo di preoccupazione nel resto del mondo, Europa compresa, perché non è chiaro se i vaccini attualmente utilizzati siano in grado di neutralizzarla (in Israele Pfizer sarebbe risultato efficace, ma in modo ridotto).
Prima dell’India, era il Brasile il Paese sul quale si erano concentrate le restrizioni per gli ingressi in Italia. Infine, restano attenzionati i viaggiatori che transitano da Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia: senza necessità di motivazioni per lo spostamento, dovranno comunque sottoporsi a tampone prima della partenza, isolarsi per 10 giorni, effettuare un secondo tampone alla fine della quarantena e raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzi privati.