Il 29 aprile migliaia di spettatori hanno guardato il cielo sopra la Cina mentre il razzo Changzheng 5B (Lunga Marcia 5B) decollava per portare in orbita il primo elemento della stazione spaziale Tiangong. Questa notte, molti abitanti della Terra, italiani inclusi, scruteranno il cielo temendo che un detrito del vettore cada sulle loro teste. La maggior parte del corpo del razzo cinese (ne rimane un pezzo unico di circa 30 metri) si disintegrerà durante l’attraversamento dell’atmosfera a una velocità di circa 29mila chilometri all’ora, ma è possibile che alcuni frammenti più grandi possano arrivare fino a terra, come successo nel 2020 quando pezzi di un razzo gemello del razzo CZ-5B caddero in Costa d’Avorio, senza comunque causare feriti o morti.
È attualmente previsto alle 4,52 di domenica 9 maggio, con un margine di incertezza di 6 ore, il rientro nell’atmosfera terrestre del secondo stadio del razzo cinese. Lo indicano i dati più aggiornati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad). Il margine di incertezza si è ridotto rispetto alle 9 ore di ieri, ma è ancora troppo ampio per poter stabilire dove avverrà il rientro. Al momento l’Italia centro-meridionale fa ancora parte della vastissima zona sulla quale potrebbe avvenire il rientro e che comprende l’intera Africa, l’Asia meridionale, l’oceano Pacifico, l’Australia, parte del Nord America, l’America centrale e parte del Sud America. Nuovi calcoli attesi nelle prossime ore permetteranno di ridurre il margine di incertezza.
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In Italia la traiettoria dei frammenti del razzo è tenuta sotto controllo da un tavolo in cui oltre siedono Protezione civile, Agenzia spaziale italiana, Aeronautica militare e ministero dell’Interno. A chi vive nei territori che potrebbero essere colpiti dai frammenti (Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) viene consigliato di stare al chiuso nelle ore dell’allerta. I detriti del razzo spaziale, in ogni caso, non dovrebbero essere abbastanza grandi da poter distruggere gli edifici. Un comunicato della Protezione civile «consiglia di stare lontani dalle finestre e porte vetrate» anche se non è specificato un orario preciso, data l’imprevedibilità della caduta dei frammenti, di segnalare eventuali avvistamenti «alle autorità competenti».
Il razzo cinese Lunga Marcia 5B è ormai visibile a occhio nudo ed è stato fotografato nel cielo di Roma. A catturarne le immagini, all’alba di sabato 8 maggio, è stato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. «L’osservazione era possibile agilmente ad occhio nudo», ha spiegato, «l’oggetto appariva chiaramente lampeggiante a causa della sua rotazione su sé stesso. Per questo la traccia registrata nella fotografia mostra una fitta serie di tratti luminosi».