Nessun rinnovo, almeno per ora. La Commissione europea non ha rinnovato l’ordine di vaccini anti-Covid ad AstraZeneca, l’azienda anglo-svedese contro cui nelle settimane scorse è stata avviata una causa legale per inadempienza del contratto. «Non abbiamo rinnovato l’ordine dopo giugno – ha sottolineato il commissario europeo al Commercio interno alla radio France Inter -. Vedremo poi cosa succederà».
Alla fine del mese di giugno, dunque, scadrà l’accordo con Astrazeneca per la fornitura di vaccini anti-Covid ai Paesi Ue. Breton non ha espresso critiche nei confronti del vaccino AstraZeneca, che ha invece definito «un vaccino molto interessante e molto buono», soprattutto «per le condizioni logistiche e le temperature» cui può essere conservato. Ora, ha sottolineato tuttavia Breton, «abbiamo iniziato con Pfizer a lavorare con la seconda fase e i vaccini di seconda generazione».
L’azienda anglo-svedese ha più volte ridotto le forniture ai Paesi europei citando problemi nei processi produttivi. All’Italia finora ha consegnato 6,5 milioni di dosi contro i quasi 18 milioni di Pfizer-BioNTech.
La Commissione europea il mese scorso ha avviato un’azione legale contro AstraZeneca per non aver rispettato il contratto di fornitura dei vaccini Covid-19 e per la mancanza di un piano “affidabile” per garantire consegne puntuali. Il contratto, siglato nell’agosto 2020, prevede la fornitura di 300 milioni di dosi all’Unione con l’opzione per ulteriori 100 milioni. Nel primo trimestre del 2021 però l’azienda anglo-svedese ha consegnato solo 30 milioni di fiale contro le 80 milioni previste. Bruxelles prevede altri ritardi nel secondo trimestre con solo 70 milioni di fiale consegnate a fronte dell’impegno a fornirne 180 milioni.
La notizia arriva dopo che la presidente della Commissione europea, su Twitter, aveva confermato invece la chiusura di un nuovo accordo con Pfizer: «Felice di annunciare che la Commissione europea ha appena approvato un contratto per 900 milioni di dosi garantite più 900 milioni di opzioni con Pfizer-BioNTech per il 2021-2023 – ha scritto Ursula von der Leyen -. Seguiranno altri contratti e altre tecnologie per i vaccini».