Il vaccino AstraZeneca potrà essere somministrato soltanto a chi ha più di 60 anni. Alle persone a cui è stata già somministrata una prima dose di vaccino anti-Covid con il preparato di Oxford verrà invece somministrato, come seconda dose, il vaccino Pfizer o quello di Moderna. È quanto deciso dal Comitato tecnico scientifico dopo giorni di confronto e d’analisi delle controindicazioni per la popolazione più giovane. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha precisato che le nuove indicazioni del Cts «sarà tradotta in forma perentoria e non sotto forma di raccomandazione», ossia sarà obbligatoria.
Dopo giorni di riunioni il Cts ha trovato l’accordo su come procedere per rispondere agli interrogativi di governatori ed esperti. Gli eventi avversi degli ultimi giorni avevano infatti spinto il ministero della Salute a chiedere un nuovo parere sull’opportunità di continuare a somministrare AstraZeneca ai ragazzi. Gli scienziati hanno esaminato numerosi studi sulle controindicazioni per i giovani e alla fine si sono trovati d’accordo sulla necessità di sospendere le somministrazioni.
La decisione arriva dopo aver permesso gli open day con Astrazeneca fino a qualche giorno fa, con il placet di Figliuolo e nonostante le raccomandazioni di Aifa sulla somministrazione riservata agli over 60 per i vaccini a vettore virale. E tutto questo avviene dopo la morte della 18 enne Camilla Canepa, che il 25 maggio si era vaccinata con Astrazeneca all’open day di Sestri Levante, in Liguria. E proprio il governatore ligure Giovanni Toti, a seguito delle polemiche, ha dimostrato come fosse stato lo stesso governo Draghi, con una lettera del commissario Figliuolo, a dare il via libera agli open day con Astrazeneca. La missiva di Figliuolo è datata 14 maggio 2021. Il generale, poi, aveva ribadito il concetto il 3 giugno, sostenendo che sugli effetti collaterali del composto di Oxford «c’è stato un problema di percezione». Poi è successo che a distanza di quasi un mese è morta una ragazza di 18 anni e quindi quindi si cambia tutto. Con buona pace dei 470mila under 50 (calcolo della Fondazione Gimbe) che hanno ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca e che ora faranno il richiamo con altri vaccini.
Alla luce delle nuove indicazioni, la struttura commissariale guidata da Figliuolo riprogrammerà invece le forniture vaccinali alle regioni, per rispondere alle richieste relative agli approvvigionamenti necessari per evitare che la campagna vaccinale subisca delle battute d’arresto. «La decisione di somministrare Astrazeneca solo agli over 60 avrà qualche impatto sul piano vaccinale ma sono sicuro che fra luglio e agosto riusciremo a mitigare questo impatto», ha detto Figliuolo. In tutto ciò, sono potenzialmente 7,4 i milioni di italiani sopra i 60 anni che potranno ricevere ancora il vaccino di Astrazeneca alla luce delle nuove indicazioni del Comitato tecnico scientifico.