La preoccupazione sulla diffusione della variante Delta nel mondo si aggrava con una mutazione definita “Delta Plus”, nota anche come AY.1 rilevata in 22 campioni provenienti da sei distretti in tre Stati dell’India. Sono infatti circa 40 i casi già rilevati nelle regioni di Maharashtra, Kerala e Madhya Pradesh, con una accelerazione che il ministero della Sanità indiano ritiene una conferma di una sua maggiore trasmissibilità.
La variante Covid-19 chiamata “Delta Plus” è stata segnalata per la prima volta in un bollettino del Public Health England pubblicato l’11 giugno 2021. Si tratta di una mutazione della variante Delta rilevata per la prima volta in India, che avrebbe acquisito la mutazione della proteina spike chiamata K417N che si trova anche nella variante Beta identificata per la prima volta in Sud Africa. Alcuni scienziati temono che la mutazione “Delta Plus”, insieme ad altre caratteristiche proprie della variante Delta, possa renderla più trasmissibile ed in grado di ridurre l’efficacia dei cocktail di anticorpi monoclonali terapeutici utilizzati nel trattamento del coronavirus.
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Sono stati trovate tracce della nuova variante anche negli Stati Uniti, Regno Unito, Portogallo, Svizzera, Giappone, Polonia, Nepal, Russia e Cina. «Non ci sono ancora dati a supporto – spiega la virologa indiana Gagandeep Kang alla Bbc – Hai bisogno di informazioni biologiche e cliniche per considerare se si tratta veramente di una variante di preoccupazione».
In India e nel resto del mondo sono già stati avviati studi scientifici per testare l’efficacia dei vaccini anti-Covid contro questa specifica mutazione. «L’Oms sta monitorando questa variante come parte della variante Delta, come stiamo facendo per altre varianti con mutazioni aggiuntive», ha sottolineato l’Organizzazione mondiale della sanità. «Per il momento, questa variante non sembra essere comune, e rappresenta attualmente solo una piccola frazione delle sequenze Delta. La variante Delta e altre varianti in circolazione evidenziano un rischio più elevato per la salute pubblica in quanto hanno dimostrato di provocare un aumento della trasmissione».