È arrivato il via libera di Aifa alla terza dose di vaccino per alcune categorie di soggetti. La Cts, Commissione tecnico scientifica, dell’agenzia del farmaco ha approvato il parere con cui si dà il via libera in Italia alla terza dose del vaccino contro il Covid. La decisione è arrivata dopo diversi giorni di discussione, e dopo che l’Ema, l’autorità europea, ha chiarito che sul punto decidono le autorità dei singoli Stati.
La terza dose dovrebbe essere somministrata, secondo quanto si apprende, «almeno dopo 28 giorni» dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti immunodepressi ed i trapiantati. Il richiamo verrà invece effettuato «almeno dopo sei mesi» per le altre categorie indicate, cioè grandi anziani, ospiti delle Rsa e personale sanitario a rischio. In ogni caso le terze dosi verranno effettuate solo con vaccini a mRna: Pfizer o Moderna.
Come aveva preannunciato il ministro Speranza, si comincerà già nelle prossime settimane con la somministrazione della terza dose alle prime categorie indicate dall’Aifa. In ogni caso le dosi di vaccino ci sono: «Ne abbiamo in abbondanza per fronteggiare questo richiamo – ha garantito il commissario per l’emergenza Figliuolo – Ci stiamo adoperando a livello tecnico: stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli sui sistemi informatici, poi daremo le indicazioni a Regioni e Province autonome». Insomma, a breve si partirà con la terza dose per gli immunodepressi e i trapiantati. Il cronoprogramma prevede poi per novembre-dicembre la somministrazione della terza dose agli anziani over 80 e dall’inizio del prossimo anno, tra gennaio e febbraio, agli operatori sanitari.
Anche l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha dato il “via libera” lasciando però la scelta finale ai singoli governi. «Le autorità nazionali possono procedere in ogni caso con piani per somministrare dosi addizionali o richiami di vaccino, come misura proattiva per proteggere la salute pubblica, prima che una decisione da parte del regolatore possa essere presa. Questo tipo di decisioni sono pienamente comprese dall’Agenzia nel contesto di emergenza in cui siamo», ha ricordato il responsabile della strategia sui vaccini Marco Cavaleri.