Il Partito Socialdemocratico tedesco ha ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni che si sono tenute in Germania per rinnovare Parlamento e governo. La vittoria, seppure molto risicata e ottenuta col 25,7% dei voti, è stata attribuita in gran parte al candidato cancelliere del partito, Olaf Scholz. Nei prossimi giorni i partiti inizieranno le complesse trattative per formare una maggioranza di governo, e Scholz ha discrete possibilità di diventare il successore di Angela Merkel alla cancelleria.
Mai il panorama politico in Germania era apparso così frammentato, mai i due maggiori partiti tedeschi Cdu e Spd sono stati sotto il 30%. Il conteggio ufficiale provvisorio della Commissione elettorale federale ha dato la Spd al 25,7%, la Cdu/Csu al 24,1%, i Verdi al 14,8%, i liberali di Fdp all’11,5%, l’estrema destra AfD al 10,2%, la sinistra radicale Linke al 4,9%, con la possibilità che non riesca a superare lo sbarramento (che potrebbe aggirare con la vittoria in tre collegi uninominali, due a Berlino e uno a Lipsia, dove adesso è in vantaggio).
La formazione di un nuovo esecutivo tedesco richiederà del tempo, vista la necessità di mettere insieme formazioni che su diversi temi sposano politiche diametralmente opposte, ma il candidato socialdemocratico alla cancelleria, Olaf Scholz, che dai dati ufficiali del voto è il vincitore di questa tornata elettorale nel post-Merkel, parla già da nuovo capo del governo: «Gli elettori hanno espresso la loro volontà in modo molto chiaro – ha dichiarato – hanno rafforzato Spd, Verdi e Liberali. E questi tre devono guidare il nuovo governo».
«Non c’è ancora una maggioranza chiara, ma la Spd ha di sicuro vinto le elezioni – ha affermato l’esponente socialdemocratico – E questo vuol dire anche che la Cdu e la Csu non hanno solo perso molti voti, ma effettivamente hanno anche ricevuto un messaggio dagli elettori, ossia che non dovranno essere al governo ma andare all’opposizione. Il nostro compito adesso è fare quello che desiderano i cittadini. Non dare la priorità alle nostre esigenze ma formare un buon governo che possa dare un giusto orientamento e che ci porti verso il futuro». Con il Paese che non deve perdere la sua leadership in Europa: «La Germania deve svolgere un ruolo sovrano all’interno dell’Europa – ha aggiunto – I voti che ci hanno elargito i nostri cittadini esprimono la loro fiducia nei nostri confronti ma ci si chiede pragmatismo e naturalmente dobbiamo lavorare con calma ed estrema trasparenza».
Scholz ha 63 anni e fa parte di Spd dal 1975: è stato sindaco di Amburgo dal 2011 al 2018 e dal 2018 è ministro delle Finanze e vice cancelliere del quarto governo di Angela Merkel, quello attualmente in carica. In precedenza era stato ministro del Lavoro tra il 2007 e il 2009, durante il primo governo Merkel. È nato il 14 giugno del 1958 a Osnabrück, in Bassa Sassonia, e dopo essersi laureato in Giurisprudenza all’Università di Amburgo lavorò come avvocato occupandosi di diritto del lavoro. La sua carriera politica a livello nazionale iniziò nel 1998, quando venne eletto in Parlamento come deputato del distretto di Altona, ad Amburgo. Mantenne la carica fino al 2001, quando si dimise per diventare ministro dell’Interno nel governo dello stato di Amburgo. L’esperienza di governo durò appena cinque mesi e nell’ottobre del 2001, in seguito alla sconfitta di Spd alle elezioni cittadine, si candidò nuovamente al Parlamento alle elezioni del 2002, venendo eletto.
Durante gli anni da ministro la sua popolarità è cresciuta notevolmente a livello nazionale: eppure durante le elezioni dei nuovi leader del partito, nel dicembre del 2019, la coppia di candidati formata da lui e dalla deputata regionale Klara Geywitz aveva perso. Ciononostante nell’agosto del 2020 Scholz era stato scelto come candidato cancelliere alle elezioni, anche grazie al modo in cui aveva gestito l’emergenza dovuta al coronavirus: aveva infatti distribuito ingenti sussidi statali per sostenere l’economia del paese ed era considerato tra i principali autori del Fondo della ripresa approvato dal Consiglio Europeo.