L’Italia riparte a due velocità. Da oggi e fino al 15 gennaio l’accesso alle attività lavorative, sociali, culturali, ricreative, ludiche, sarà differenziato per vaccinati contro il Covid o guariti dall’infezione, e per i negativi al tampone. Chi ha ricevuto il vaccino e chi è guarito dal Covid è in possesso di un Green Pass “rafforzato” o Super Green pass, obbligatorio in tutta Italia, sia nelle regioni in zona bianca che in quelle in zona gialla (al momento solo il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano), per accedere a spettacoli, eventi sportivi, per la consumazione al tavolo di bar e ristoranti al chiuso, per feste, discoteche e cerimonie pubbliche. Il Green pass “base”, che si ottiene anche con un tampone negativo fatto nelle precedenti 48 ore, è obbligatorio per accedere al trasporto ferroviario regionale, interregionale e al trasporto pubblico locale, oltre che per alberghi e spogliatoi per l’attività sportiva.
Chi ha già un Green pass che certifica la vaccinazione o la guarigione non deve chiederne uno nuovo. Il QR code, cioè il codice che viene scansionato al momento dei controlli, rimane lo stesso di prima. Chi finora ha utilizzato il Green pass solo sulla base dell’esito negativo dei tamponi, deve invece sottoporsi alla vaccinazione per ottenere la nuova certificazione (Green pass “rafforzato”).
Mentre per le regioni in zona gialla le restrizioni sono quasi identiche a quelle valide per la zona bianca, le cose cambiano per le regioni in zona arancione e rossa. Al momento non ce ne sono, ma l’aumento dei contagi nelle prossime settimane potrebbe causare alcuni cambi di colore. Nelle regioni in zona arancione le attività resteranno tutte aperte (anche i ristoranti, dove le regole in vigore finora prevedevano solo la consegna a domicilio o l’asporto), ma saranno accessibili solo con il Green Pass “rafforzato”. Il Green Pass “base” sarà comunque necessario per spostarsi liberamente al di fuori del proprio comune di residenza o della propria regione, mentre chi non lo ha lo potrà fare solo per motivi di lavoro, necessità, urgenza. Nelle regioni in zona rossa, invece, chiuderanno tutte le attività, tranne quelle essenziali, e non ci saranno differenze tra i Green Pass. Per gli spostamenti varranno le stesse regole delle zone arancioni.
Se qualche regione dovesse diventare arancione, chi non è immunizzato o possiede il Green pass “base” non potrà prendere il caffè al bancone del bar, cosa che invece sarà permessa alle persone con il “Super” certificato, vaccinati da non più di nove mesi e guariti da non più di sei. In zona bianca e gialla la consumazione al bancone è consentita a tutti, indipendentemente dalla condizione vaccinale. La stretta riguarda anche i ristoranti. In zona arancione chi non ha il super pass non può sedersi ai tavoli di bar e ristoranti, né al chiuso, né all’aperto. Anche per i lavoratori del settore pubblico e privato – tranne quelli che hanno l’obbligo vaccinale — serve il Green pass. Basta il certificato “base” e la stessa regola vale per accedere alla mensa, in tutte le zone di rischio.
Cambiano le norme anche per il trasporto pubblico locale. Senza Green pass si può prendere il taxi, ma non si può salire su «autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente, mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale». Il che vuol dire che alle persone non vaccinate è proibito salire su bus, metropolitane e treni regionali. Con la propria auto ci si può spostare liberamente, anche se non si è vaccinati, nelle regioni bianche e gialle, mentre in quelle arancioni se non si ha il Green pass ci si può muovere verso altri comuni o verso altre regioni «solo per necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune». Torna anche la deroga in zona arancione per chi vive in comuni «di massimo 5.000 abitanti». Anche i non vaccinati possono spostarsi «verso altri comuni entro i 30 chilometri eccetto il capoluogo di provincia».
Le piste da sci resteranno aperte, tranne che in eventuali zone rosse. In bianca, gialla e arancione le persone senza Green pass non possono entrare nelle funivie, seggiovie e cabinovie coperte, mentre in bianca e gialla possono prendere skilift e seggiovie aperte, che in arancione sono permesse solo a chi ha il Green pass “rafforzato”.
Divieti ai non immunizzati, in zona arancione, anche per i centri commerciali: senza Green pass “rafforzato” non si può entrare nei fine settimana, se non per entrare in negozi alimentari, edicole, farmacie, librerie e tabacchi. Confermati i divieti per tutte le attività ludiche, culturali e ricreative e per gli eventi. Solo le persone vaccinate o guarite, in tutte le zone colorate di rischio, possono frequentare cinema, teatri, concerti e altri locali di musica dal vivo al chiuso. Per visitare musei e mostre in zona bianca e gialla bisogna avere almeno il Green pass “base”, che però in zona arancione non basta. Stadi e palazzetti sportivi sono aperti con capienza del 75% all’aperto e col 60% al chiuso in tutte le zone, ma sono chiusi sempre a chi non è vaccinato o ha soltanto il tampone. Off limits pure le discoteche e le sale da ballo, per i no vax e per chi ha il Green pass “base”: in bianca, gialla e arancione si entra solo con il “rafforzato”.
Feste di nozze e altre feste «conseguenti a cerimonie civili e religiose» sono vietate ai non vaccinati in tutte le zone e permesse a chi ha il Green pass, ma non in zona arancione, dove entrano solo vaccinati e guariti. Tutti gli altri tipi di feste in zona bianca, gialla e arancione sono permessi solo col “rafforzato”.
I centri benessere sono vietati ai non vaccinati e, in arancione, anche a chi ha ottenuto il certificato col tampone. Idem per i parchi di divertimento e per i centri culturali sociali e ricreativi al chiuso. Il nuovo decreto introduce il Green pass anche per i clienti degli alberghi. In zona bianca, gialla e arancione chi non è vaccinato o guarito dal Covid non può entrare, serve almeno il certificato “base”. E con il solo tampone è anche vietato frequentare il ristorante al chiuso dell’hotel che non sia riservato ai clienti in esclusiva.