Come atteso, è arrivata la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. La decisione è stata presa in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica. La corsa della variante Omicron in Europa ha portato infatti ad una brusca impennata dei casi, allungando anche sull’Italia l’ombra di una nuova emergenza sanitaria.
Allo stato di emergenza Covid sono legate una serie di norme che dal 2020 regolano la vita degli italiani: dall’obbligo di mascherine allo smart working semplificato, fino all’obbligo di Green pass. Per effetto del provvedimento, sono anche prorogati i poteri derivanti dallo stato di emergenza al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e viene anche prorogata la struttura del Commissario straordinario generale Figliuolo per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza.
Allo stato di emergenza, inoltre, sono legati gli altri organismi creati per far fronte alla pandemia, come il Comitato Tecnico Scientifico. Quest’ultimo è stato istituito il 5 febbraio 2020 con ordinanza del ministero della Salute e poi modificato, nella sua composizione, il 17 marzo 2021. Attualmente è composto da 11 membri, con il ruolo di coordinatore affidato al presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, e quello di portavoce a Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità.
A livello normativo, la durata dello stato di emergenza è l’orizzonte temporale di una serie di misure adottate per far fronte all’epidemia: da quelle che possono limitare la circolazione delle persone a quelle che possono prevedere la chiusura di attività economiche e ricreative. Ma anche l’applicazione della misura della quarantena precauzionale, l’obbligo di mascherina al chiuso, i test antigenici rapidi a prezzi calmierati, nonché il sistema dei colori legato alle soglie di ricovero neri reparti ordinari e nelle terapie intensive.
Inoltre, viene prorogato fino al 31 marzo l’obbligo del Green pass al lavoro e sui mezzi di trasporto, nonché del Super Green pass fino a fine marzo anche in zona bianca (oltre che gialla e arancione), rispetto alla attuale scadenza del 15 gennaio.
Con lo stato di emergenza vige inoltre un regime di smart working “semplificato” che consente ai datori di lavoro di poter attivare lo strumento con un atto unilaterale, senza cioè dover sottoscrivere un accordo individuale. Non solo. Vengono anche prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili.