Le mascherine restano obbligatorie fino al 30 settembre sui mezzi di trasporto, negli ospedali e nelle Rsa. Ma il governo si è riservato una decisione definitiva per quanto riguarda gli aerei, perché bisogna valutare la compatibilità con le regole Ue che hanno eliminato l’obbligatorietà a maggio. A prevalere è stata ancora una volta la linea “prudente” del ministro della Salute Roberto Speranza, con gli italiani che saranno costretti a trascorrere un’altra estate con i dispositivi di protezione sempre al seguito.
La decisione sulla proroga per treni a lunga percorrenza, tram, bus e metro è arrivata nel Consiglio dei ministri che si è riunito il 15 giugno, giorno di scadenza della precedente decisione. Viene quindi definitivamente meno l’obbligo di indossarla in cinema, teatri, palazzetti dello sport. È curioso che le mascherine siano ormai sparite da tutti i luoghi frequentati dai giovani: stadi, discoteche, locali, attività sportive, raduni affollatissimi di qualunque tipo all’aperto come al chiuso, ma, dopo esser rimaste fino alla fine a scuola, e raccomandate agli esami, adesso resistono anche sui mezzi pubblici.
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Ma siamo in Italia. E il Governo italiano, unico in Europa e nel mondo, continua con le restrizioni Covid. In questo contesto, in cui trovare della logica pare oggettivamente impossibile, non può certo stupire che il ministro Roberto Speranza, a capo di un ministero e di un partito sotto il 2%, abbia deciso insieme al Cdm di prorogare l’obbligo di mascherina fino a settembre. Mentre sarebbe in corso una “valutazione” sugli aerei visto che occorre verificare la compatibilità con le regole valide negli altri Paesi europei.
È un’Italia assuefatta, ormai, dopo due anni di lockdown, banchi a rotelle, Dad, smartworking, Green pass e Super Green pass, sospensioni dal lavoro e vessazioni di studenti non vaccinati. Una Italia che recepisce le direttive sulle mascherine e non protesta neanche più. Il tutto nonostante i numeri lascerebbero respirare, in realtà, un notevole ottimismo: il tasso di positività, stando agli ultimi tamponi, è sceso al 17,4%, con il numero di morti e ricoveri da tempo in calo.
Qualcuno lo chiamerà scherzo del destino quello che lo vuole positivo al Covid, proprio il giorno della proroga. Se la realtà ha smentito Draghi circa il fatto che Green pass, e dunque vaccino, avrebbero donato la certezza di trovarsi tra persone non contagiose, il fatto che la mascherina eviti il contagio è l’ennesima bufala. E proprio il caso Speranza ce lo conferma. «Faccio gli auguri al ministro della Salute, Roberto Speranza ben consapevole che per un uomo giovane e forte si tratta fortunatamente di un non problema. Dopodiché l’occasione è ghiotta per ribadire che siamo di fronte alla prova regina dell’inutilità assoluta della mascherina. So che così dicendo scatenerò la reazione della rigida ortodossia virologica protezionistica ne sopporterò le conseguenze. Ma al solito la medicina è fatta di competenza, conoscenza della realtà e buonsenso», ha commentato Alberto Zangrillo, primario al San Raffaele di Milano.