Addio mascherine. O meglio, quasi. Da oggi cade l’obbligo di indossare le protezioni per il viso sui mezzi pubblici, ma con un blitz in extremis il ministro Roberto Speranza annuncia la proroga di un altro mese di mascherine obbligatorie in ospedali e residenze per anziani. Ma gli operatori sanitari e gli utenti di studi medici, ambulatori, Rsa e nosocomi non solo gli unici. Anche gli studenti sono ancora ostaggio delle mascherine.
Stavolta, al consueto, rito del blitz, si è aggiunta la beffa. Il Corriere della Sera spiega che, essendo in carica per i soli affari correnti, il governo non se l’è sentita di emanare un provvedimento che confermasse la mascherina sui mezzi pubblici. Per ospedali e case di riposo vale il principio opposto: urgenza ed emergenza restano e quindi anche le mascherine. Mentre l’obbligo decade su treni, autobus, metropolitane o navi.
Gli unici tenuti a indossare la Ffp2 sarebbero i contatti stretti di un positivo, i quali, in assenza di sintomi, possono uscire di casa, ma con volto e naso coperti, per dieci giorni. Un provvedimento già in sé contraddittorio, visto che la quarantena per chi ha contratto il Covid è stata ridotta da sette a cinque giorni. La stessa disposizione vale per gli alunni, come stabilito da un protocollo del marzo scorso. Una differenza, però, esiste. È noto, infatti, che molti degli infetti evitano accuratamente di autodenunciarsi; magari, non avvisano neppure le persone che hanno incontrato; e queste ultime, se informate, spesso non osservano la regola della mascherina per dieci giorni.
A scuola, dove i responsabili della sorveglianza sanitaria sono in primis i presidi, le maglie sono più strette: gli alunni che si ammalano sono tenuti a sottoporsi a un tampone sia per certificare la positività sia per attestare la guarigione. Automaticamente, quindi, per i contatti stretti scatta l’obbligo di frequentare le aule con la Ffp2. Se il resto della società è tornato alla normalità, perché solo la scuola dovrebbe continuare a essere vittima di un accanimento spacciato per prudenza?
L’eredità di Speranza, comunque, non è circoscritta alle mascherine. Sempre negli ospedali e nelle residenze per anziani, tuttora è necessario esibire il Green pass se si vuole andare a trovare un parente. A ciò si aggiunge la persecuzione di medici e infermieri, per i quali vaccinazione con quarta dose, fino al 31 dicembre, è considerata un requisito irrinunciabile per godere del diritto costituzionale al lavoro.