Calano i casi di Covid che, secondo gli esperti, è di fatto diventato meno pericoloso dell’influenza. Possiamo dire che la pandemia è finita? A guardare i numeri sì. E, questo, sarà il primo Natale senza restrizioni dopo due anni. Tant’è che il ministro della Salute Orazio Schillaci è ottimista, seppure si raccomanda una certa attenzione verso i più deboli ed esposti: «Questo Natale credo che tutti gli italiani se lo siano meritato. Dobbiamo avere però attenzione ai fragili, è chiaro che se una persona è sintomatica è meglio non andare a trovare i nonni, oppure è meglio indossare la mascherina se pensa che possa trasmettere qualche virus. Ma credo che finalmente possiamo vivere un Natale in famiglia sereno, dopo tante sofferenze e restrizioni».
Dopo il balletto di colori del Natale 2020 con mobilità limitata e comuni in zona rossa e i Dpcm del Natale 2021 che vietavano veglioni, feste in piazza e discoteche, quest’anno saranno giorni di festa senza restrizioni e rigide regole che negli ultimi due anni hanno fortemente compromesso le relazioni e la socialità.
«Come abbiamo fatto sempre in questi primi due mesi, noi osserviamo i dati: laddove ce ne fosse bisogno, ma spero non accada, siamo pronti a intervenire. Però se vediamo i dati dell’ultima settimana, in un momento in cui è arrivato l’inverno e non abbiamo più restrizioni, l’incidenza Covid scende. Questo è un dato molto confortante e ci deve far guardare con serenità al futuro e alle feste di Natale», sottolinea Schillaci.
Archiviati Green pass, fantomatici protocolli e consigli sui comportamenti da adottare a tavola con amici e parenti, si torna alla normalità. Viene solo prolungato l’obbligo dell’uso delle mascherine in ospedale e nelle Rsa. Il numero di nuovi casi Covid-19 emersi nell’ambito della popolazione nazionale (incidenza del virus) risulta ormai stabile, con piccole oscillazioni che non fanno temere l’avvio di una nuova ondata nelle prossime settimane.
La settimana appena trascorsa evidenzia un calo dell’incidenza settimanale, registrando un valore nazionale pari a 275 nuovi casi ogni 100.000 residenti. Negli ultimi 30 giorni le aree geografiche in cui si evidenziano dati di incidenza più elevati sono il Nord-Est, seguito dal Centro e dal Nord-Ovest. Risulta stabile anche l’andamento dei nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva, registrando un valore nazionale pari a 0,45 ogni 100.000 abitanti.