La Corte Costituzionale ha convocato una nuova udienza pubblica per discutere di obbligo vaccinale, che si andrà dunque ad aggiungere a quella già svolta il 30 novembre, di cui si attendono ancora le motivazioni. La nuova convocazione è fissata per il 4 aprile 2023. L’organo presieduto da Silvana Sciarra ha disposto la nuova discussione sull’ordinanza 118 del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana (CGA), che riguarda uno psicologo non vaccinato sospeso dal proprio ordine professionale e che interroga la Corte su questioni sostanziali come l’adeguatezza della farmacovigilanza sui vaccini, oltre alla loro efficacia e sicurezza.
La notizia ha sorpreso gli stessi avvocati convocati per la nuova udienza, poiché, vista la prassi della Corte, sarebbe stato lecito aspettarsi che l’ordinanza venisse discussa in camera di consiglio e non sotto i riflettori di una nuova udienza pubblica. «Non possiamo farci illusioni sulla nuova udienza. La notizia andava data ma è stata probabilmente male interpretata da alcuni commentatori che sperano si possa avere un nuovo giudizio di merito sulle questioni già decise. Questo non possiamo assolutamente darlo per certo. Tutto è possibile ma non è detto che ci sarà un cambio di rotta solo perché è stata fissata una nuova udienza pubblica», afferma Angelo Di Lorenzo, uno degli avvocati convocati per la nuova udienza.
D’altra parte, se le aspettative ottimistiche potrebbero essere giustificate dalla continua pubblicazione di ricerche e dati scientifici che mettono ormai fortemente in discussione efficacia e sicurezza dei preparati vaccinali, nell’udienza del 30 novembre i giudici hanno dato l’impressione di voler prendere in considerazioni solo la documentazione prodotta dall’Iss. Nella precedente udienza, la Corte presieduta da Silvana Sciarra era stata chiamata ad esprimersi su 8 delle 14 ordinanze emesse da diversi tribunali italiani. La prima era stata quella datata 18 marzo 2022 ed emessa dal Consiglio amministrativo della regione Sicilia, il quale ne aveva poi emanata una seconda il 12 settembre. A queste due se erano aggiunte altre dal tribunale di Brescia, di Catania, di Padova, di Genova, dal tribunale militare di Napoli, dal Tar di Milano.
Le ordinanze interrogavano la Corte su diversi quesiti, tutti relativi all’obbligo vaccinale per i lavoratori in campo sanitario e scolastico. Ad esempio la legittimità costituzione della sospensione dal lavoro, la mancata erogazione degli assegni alimentari o ancora il surreale divieto di lavorare da remoto. Adesso, però, è arrivata la notizia che la Consulta intende discutere l’ordinanza 118 del CGA siciliano, la seconda emessa dal tribunale amministrativo dell’isola.
Si tratta peraltro di un’ordinanza molto articolata, che vede contrapposti uno psicologo non vaccinato e l’ordine professionale della regione. Nell’ordinanza il tribunale sollevava quesiti di fondamentale importanza, come la “validità e sufficienza del sistema di farmacovigilanza”, e poi la sicurezza dei vaccini ed anche la loro effettiva capacità di “preservare lo stato di salute degli altri”. Presupposti considerati finora indispensabili dalla giurisprudenza costituzionale per imporre obblighi di natura sanitaria.