Quando arriva una multa non è mai un momento piacevole. Peggio ancora quando il mittente è l’Agenzia delle Entrate. La situazione, però, diventa paradossale quando viene comunicato l’avvio del “procedimento sanzionatorio” per non aver fatto i vaccini anti-Covid. Peccato che la destinataria, la signora Maria Cristina D.N. di Albano Laziale, 67enne, e dunque obbligata per legge alla vaccinazione a partire dal 1° febbraio 2022, abbia già ricevuto ben tre dosi di vaccino, il ciclo completo, peraltro contraendo comunque il virus.
Il 30 dicembre il governo ha approvato il cosiddetto “decreto Rave” in cui, tra le altre cose, si prevede la sospensione, fino al 30 giugno 2023, delle sanzioni da 100 euro agli over 50 non vaccinati. Eppure le multe continuano ad arrivare a casa di chi ha più di 50 anni e non ha rispettato l’obbligo vaccinale imposto dal governo Draghi. Ma la beffa è che arrivano anche ai vaccinati.
Il ministero della Salute, leggiamo su RomaToday, per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, ha notificato a Maria Cristina la paradossale comunicazione, datata 25 maggio 2022. Nel documento si cita “l’inosservanza dell’obbligo vaccinale” ai sensi del decreto legge 44/201, convertito con modificazioni dalla legge n.18/2022, che ha esteso “l’obbligo di vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2 agli ultracinquantenni”. Nello stesso decreto, si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è stata prevista l’applicazione di una “sanzione amministrativa pecuniaria di 100 euro” per i soggetti interessati dall’obbligo e che, a far data dal 1° febbraio, non risultino in regola con gli obblighi vaccinali.
La signora di Albano Laziale dovrà dimostrare, tramite l’Asl competente per il territorio, di aver completato il ciclo dei vaccini, anche se per il ricorso è previsto si debba vantare “il possesso di una certificazione di differimento o esenzione dall’obbligo vaccinale”. Dunque, per una burocrazia che impiega 9 mesi per recapitare una raccomandata, l’idea che possa trattarsi di un errore non viene minimamente contemplata.
È l’Agenzia delle Entrate ad incrociare i dati anagrafici e sanitari della popolazione e a capire chi ha rispettato gli obblighi sul Covid dettati dal Governo e chi, invece, o non si è vaccinato o non ha completato il ciclo fino alla terza dose. Fortunatamente, Maria Cristina D.N. possiede le certificazioni dei vaccini, effettuati il 13 marzo 2021 e il 29 maggio 2021. Poi, a settembre 2021, racconta, si è ammalata comunque di Covid. Il 3 febbraio 2022 si è sottoposta anche alla terza dose di vaccino.
Non una “No Vax” o una “No Green Pass”, ma uno di quei cittadini che pur avendo seguito le regole ora si sente beffata dallo Stato. Dovrà perdere molto tempo per raccogliere documenti, inviare mail, consultare dei legali, il tutto entro un mese: il limite è di 30 giorni per presentare ricorso davanti al Giudice di pace. Quella delle multe ai non vaccinati, o ai presunti tali, è solo una delle tante vessazioni imposte ad un popolo confuso e impaurito oltre ogni misura da un terrorismo mediatico senza limiti.