Continuano ad emergere nuovi elementi sui vaccini anti-Covid. «Ormai, vi sono molte evidenze sugli eventi avversi anche gravi e c’è stato un aumento di letalità e di insorgenza di tumori. Essendo finita l’Emergenza Pandemica, ritengo che dovrebbe essere effettuata una moratoria, quindi una sospensione delle somministrazioni (anche se l’Associazione dei Medici di Medicina Generale ha già inviato agli iscritti, un avviso per tenersi pronti per una somministrazione di un ulteriore booster ai propri assistiti considerati fragili) in attesa che vengano effettuati studi seri e approfonditi sulla farmaco-cinetica, sulla farmaco-dinamica, sulla geno-tossicità e sulla onco-genicità, di questi pro-farmaci, chiamati vaccini Covid-19».
A dirlo uno dei medici coraggiosi in prima linea nella lotta al Covid: «Nel mio reparto Covid sono guariti tutti, tant’è che in pochi mesi l’abbiamo chiuso». I numeri parlano chiaro: svolgendo visite a domicilio e utilizzando antinfiammatori e antibiotici, su 6.000 persone da lui assistite ne sono morte soltanto 4, tutte ultraottantenni e con altri problemi di salute. Di recente, Andrea Stramezzi è anche intervenuto all’Europarlamento per l’International Covid Summit. Ecco perché le sue parole rivestono grande importanza. Intervistato da Il Giornale d’Italia, in merito agli effetti avversi da vaccino anti-Covid, che sembrano essere ancora un tabù in Italia, il medico e stomatologo anzitutto si augura che la commissione d’inchiesta parlamentare che partirà a breve possa eliminare “il velo di mistero” che c’è attorno ai danni collaterali.
Effetti avversi quali miocarditi e pericarditi, anche in soggetti giovanissimi e precedentemente in ottima salute, o i famigerati “malori improvvisi” e fatali. E anche un aumento di tumori. Il rischio cancerogeno è stato sottolineato anche da altri professionisti quali Maurizio Federico e Mariano Bizzarri. Diversi studi dimostrano come la proteina Spike porti alla esacerbazione di tumori già formati, con aumento di metastasi, e dunque alla recidiva del problema. Quel che ora, a emergenza terminata per come decretato dalla stessa Oms, andrebbe fatto secondo Stramezzi è, dunque, «una moratoria», una sospensione delle somministrazioni in attesa che «vengano effettuati studi seri e approfonditi» sugli effetti dei vaccini.
Invece, di recente l’Associazione dei Medici di Medicina Generale ha già inviato ai suoi iscritti un avviso a «tenersi pronti per una somministrazione di un ulteriore booster ai propri assistiti considerati fragili». E proprio relativamente alle malattie autoimmuni, vi sono varie ipotesi sul campo. «Potrebbe esserci una influenza indiretta della tossina Spike sul sistema immunitario, il cui equilibrio verrebbe alterato, oppure diretta, vale a dire che porzioni della proteina stessa, nel tentativo di eliminazione, vengano frammentate e assomiglino molto a enzimi o proteine prodotti dal nostro corpo, portando a una reazione auto-immune».
Inoltre, andrebbe approfondito il «rischio nella somministrazione in gravidanza». «Vi sono pochi dubbi, ormai – continua Stramezzi – che il considerare come eventi avversi, solo quelli che compaiono entro le prime due settimane, non abbia senso. Si sono riscontrati eventi avversi correlabili anche a distanza di oltre un anno dall’ultima somministrazione».