Via libera dell’Aula della Camera alla Legge di Bilancio. La manovra è legge. I sì sono stati 200, i no 112 e 3 astenuti. Il testo, che era già stato approvato al Senato, è arrivato blindato a Montecitorio. Arriva al faticoso capolinea la seconda manovra del governo Meloni, evitando così il rischio dell’esercizio provvisorio.
Complessivamente vale circa 24 miliardi: oltre 15 miliardi finanziati in deficit e destinati al taglio del cuneo (quasi 11 miliardi) e alla riduzione delle aliquote Irpef (poco più di 4 miliardi). Le due misure insieme porteranno un vantaggio in busta paga per i contribuenti coinvolti di circa 120 euro al mese, e sono finanziate solo per il 2024. Tra le misure previste ci sono anche le risorse per il Ponte sullo Stretto, le pensioni e aiuti per i mutui degli under 36.
Il provvedimento principale è la proroga per il 2024 del taglio del cuneo fiscale e contributivo per i redditi fino a 35mila euro. Per contrastare la corsa dell’inflazione, legata alla congiuntura internazionale tra la guerra in Ucraina e il conflitto tra Israele e Hamas, il governo ha scelto la strada di alleggerire temporaneamente il carico fiscale dei lavoratori dipendenti con redditi medio bassi a cui lasciare circa 100 euro in più al mese in busta paga. Contemporaneamente l’avvio della riforma fiscale ha ridotto a tre gli scaglioni Irpef.
Tra i provvedimenti più rilevanti della manovra spiccano lo stanziamento di 3 miliardi di euro per avviare i rinnovi dei contratti del pubblico impiego, con priorità per i comparti salute e sicurezza, e lo stanziamento di oltre 3 miliardi aggiuntivi per il fondo sanitario. Gli emendamenti dei relatori hanno introdotto anche fondi aggiuntivi per le integrazioni salariali delle forze armate e delle forze dell’ordine. Nel corso dei lavori in Senato è arrivata anche la correzione sul contestato taglio alle pensioni del personale sanitario, degli enti locali, degli uffici giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia. Le decurtazioni degli assegni scatteranno invece per i prepensionamenti.
Per il Ponte sullo Stretto la manovra prevede un investimento da 11,6 miliardi spalmato tra il 2024 e il 2032 con erogazione a salire nel corso degli anni. Durante l’iter parlamentare la composizione del budget è stata rimodulata: 9,3 miliardi saranno a carico del bilancio dello Stato, nelle more dell’individuazione di fonti di finanziamento diverse da quelle statali, mentre il resto delle risorse arriveranno dal fondo di coesione e dalle Regioni Sicilia e Calabria.
Niente spazio in manovra invece per una mini proroga del Superbonus 110%, arrivata invece con un decreto ad hoc. Il provvedimento, varato ieri dal Cdm, tutela i lavori non ultimati entro il 31 dicembre e salvaguarda le famiglie meno abbienti
Via libera anche al dimezzamento delle sanzioni amministrative per le imprese assicurative in caso di rifiuto o elusione dell’obbligo di assicurazione: sarà tra i 100mila e i 500 mila euro invece che tra 200mila euro e un milione. Fra le altre misure da segnalare per il ministero dell’Agricoltura 6,8 milioni per il sostegno delle aree colpite da calamità naturali. L’aliquota ridotta al 21% si applica ai redditi derivanti da contratti di locazione breve relativi ad una unità immobiliare, individuata dal contribuente, in sede di dichiarazione dei redditi. Per gli altri redditi derivanti da affitti brevi con cedolare secca resta l’aliquota al 26%.
Diversi anche i provvedimenti a sostegno delle famiglie numerose e della natalità tra agevolazioni sul credito per l’acquisto della casa e sgravi fiscali per le assunzioni delle donne con diversi figli. Prevista l’inclusione, per il 2024, delle famiglie numerose tra le categorie che hanno priorità per l’accesso al fondo di garanzia per i mutui per la prima casa. La misura riguarda i nuclei familiari con tre figli sotto i 21 anni con Isee entro i 40mila euro annui; quelli con quattro figli under-21 e Isee entro i 45mila euro annui; e le famiglie con cinque figli sotto i 21 anni di età e con Isee non superiore a 50mila euro.
Il canone Rai invece viene ridotto da 90 a 70 euro per il 2024. Stanziati 15 milioni per il territorio di Caivano e 100 per contrastare il disagio abitativo. Sul capitolo Università e istruzione: sono previsti 36 milioni in più per il Fondo integrativo statale per le borse di studio, via libera al Fondo per l’Erasmus italiano: 3 milioni per l’anno 2024 e 7 milioni per il 2025 per un investimento totale di 10 milioni di euro. È di 150 milioni di euro poi il Fondo a sostegno dell’edilizia universitaria per finanziare interventi di costruzione, ristrutturazione e miglioramento degli edifici alloggi e residenze per studenti universitari. Per le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, la manovra prevede lo stanziamento totale di 206 milioni di euro.