Quasi cinque anni dopo l’incendio, la guglia di Notre-Dame è di nuovo visibile nel cielo di Parigi. Da qualche giorno sono iniziati i lavori per la rimozione delle impalcature attorno alla nuova guglia della cattedrale parigina, dopo lunghi lavori di restauro. La guglia e il tetto di Notre-Dame, entrambi realizzati in legno di quercia, furono completamente distrutti in un incendio il 15 aprile del 2019, la volta interna fu gravemente danneggiata e andarono distrutte varie opere d’arte e antiche reliquie religiose.
La nuova grande guglia, posta all’incrocio fra transetto e navata centrale, è stata issata sulla cupola della chiesa il 28 novembre, e il 16 dicembre è stato posto sulla sua sommità il galletto segnavento. La campagna di smontaggio delle impalcature «è cominciata da qualche giorno», fanno sapere i responsabili dei lavori, e la guglia dovrebbe essere nuovamente visibile, come previsto, entro i Giochi Olimpici di Parigi 2024 che si terranno dal 26 luglio all’11 agosto. La riapertura di Notre-Dame è prevista per l’8 dicembre 2024.
Elle se dessine à nouveau dans le ciel !
Fierté française. pic.twitter.com/jM0tkcYKxk— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) February 13, 2024
Il capolavoro dell’arte gotica sta ritrovando progressivamente la bellezza di un tempo. Un esercito di artigiani, decoratori, architetti, ingegneri, pompieri e maestranze hanno dapprima messo in sicurezza l’edificio e poi, giorno dopo giorno, recuperato, restaurato e ricostruito mattoni, colonne, dipinti, banchi, organo, mosaici e strutture architettoniche, insomma i tanti pezzi di questo gigante gotico aggredito dalle fiamme nel 2019. Basti pensare che già nelle ore successive al rogo, i vigili del fuoco misero in salvo pezzo per pezzo il tesoro della Cattedrale che comprendeva, fra l’altro, la Corona di Spine, appartenuta al re San Luigi dal 1238.
L’obiettivo era di fare coincidere la riapertura con i Giochi olimpici di Parigi, bisognerà invece attendere il prossimo 8 dicembre. Ma intanto molto già si percepisce di come Notre-Dame riapparirà ai visitatori. Philippe Villeneuve, responsabile dei monumenti storici, ha fatto notare che il galletto ha «le ali di fuoco», «a ricordare che la cattedrale può risorgere dalle sue ceneri, come la fenice». Nel cristianesimo, il gallo simboleggia il ritorno della luce dopo la notte. Ma nella tradizione popolare è soprattutto l’immagine emblematica della Francia sportiva e del complesso di superiorità dei francesi.
Sono stati investiti centinaia di milioni di euro e sono stati raccolti oltre 844 milioni di euro di donazioni da tutto il mondo. In un certo senso, la Francia di oggi ha rivissuto il clima culturale dell’epoca di Victor Hugo, quando il grande scrittore fu protagonista di una campagna per la ricostruzione della cattedrale devastata e depredata negli anni della Rivoluzione. «Un grido universale deve finalmente chiamare la nuova Francia in soccorso dell’antica», disse lo scrittore. Ed è in quell’occasione che Hugo scrisse la novella Notre-Dame de Paris, diventata la trama di successo di film, cartoni animati e musical.
La guglia è quasi identica a quella concepita nell’Ottocento dall’architetto Eugène Viollet-Le-Duc. Quanto ai restauri interni, la pulizia simultanea delle mura, delle decorazioni pittoriche e delle volte (per una superficie totale di 42 mila metri quadrati) è in fase di ultimazione. Prima della riapertura verranno disposte anche 1.500 sedie in legno massiccio, simili alle originali. Olivier Ribadeau-Dumas, rettore della Cattedrale, ha detto che Notre-Dame «è sulla via della resurrezione e la sua rinascita incarna la speranza non solo per la Chiesa cattolica,ma per l’intera società». Tuttavia, occorre precisare che la riapertura della Cattedrale non significa la chiusura del cantiere, i cui lavori andranno avanti per almeno altri quattro anni. Il progetto finale prevede infatti la ricostruzione dell’abside e lo sviluppo del piazzale e dei giardini antistanti, in modo da permettere un più agevole accesso dei visitatori, in media 14 milioni all’anno. Una volta riaperta, sarà uno dei cinque monumenti più visitati al mondo.