Il Super Tuesday degli Stati Uniti ha confermato quello che ormai era scontato da tempo: Donald Trump sarà il candidato repubblicano alla Casa Bianca, ripetendo la sfida del 2020 con Joe Biden. Trump ha vinto in 13 Stati su 15 e in un discorso dal suo resort a Mar-a-Lago ha detto: «Abbiamo fatto una cosa che nessuno avevo fatto prima nella storia». Biden, invece, ha vinto dappertutto, tranne che nelle isole Samoa Americane.
Il Super Tuesday è l’appuntamento più importante del calendario elettorale americano: il giorno in cui si vota in più stati contemporaneamente. Quest’anno gli stati erano 15, più il territorio delle Samoa Americane. Vengono assegnati circa un terzo dei delegati totali (865 delegati repubblicani, 1.420 democratici), ovvero coloro che durante le convention estive di partito sceglieranno il candidato dei due principali partiti che affronterà la gara presidenziale. Due sistemi elettori differenti: maggioritario per il Gop, proporzionale per i dem.
Come previsto, il presidente Joe Biden ha vinto nelle primarie dei Democratici e l’ex presidente Donald Trump in quelle dei Repubblicani. La vittoria per Trump comunque è stata meno netta di quanto ci si aspettasse: il risultato più notevole è stato quello delle primarie dei Repubblicani, dovei Nikki Haley, l’unica altra vera candidata rimasta, è riuscita a vincere in almeno uno stato, il Vermont, seppur con un margine molto piccolo (circa il 50% contro il 46% di Trump). È in ogni caso un risultato importante perché i sondaggi non davano molte speranze di vittoria a Haley, nonostante nello Stato prevedessero uno svantaggio minore rispetto ad altri.
Biden ha vinto dappertutto, tranne che nelle isole Samoa Americane, dove nei caucus è stato sconfitto a sorpresa da uno sconosciuto imprenditore del Maryland, Jason Palmer. La sconfitta di Biden alle Samoa Americane è comunque decisamente meno rilevante che un’eventuale sconfitta in uno stato: dato che le Samoa Americane sono un territorio e non uno stato, i suoi cittadini non votano alle elezioni di novembre, ma possono votare alle primarie e inviare 11 delegati, cioè le persone che durante le “convention” estive sceglieranno il candidato di ciascun partito alle elezioni presidenziali: in questo caso Palmer ha ottenuto 4 delegati e Biden 2.