La multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha iniziato il ritiro a livello mondiale del suo vaccino contro il Covid-19 a causa di «un’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili» che prendono di mira nuove varianti del virus. Lo riportano alcuni media internazionali fra cui il Guardian. L’annuncio del ritiro ha sollevato dubbi e preoccupazioni: la decisione potrebbe essere correlata a presunti problemi di sicurezza del farmaco.
Ad incentivare questa ipotesi è la notizia che AstraZeneca, il mese scorso, ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il vaccino «in casi molto rari, possa causare sindrome da trombosi con trombocitopenia». L’ammissione però, risale al 2021, quando l’azienda aveva modificato il bugiardino del vaccino, a seguito del pronunciamento dell’Ema, che aveva confermato la presenza del raro effetto collaterale delle trombosi.
Il Comitato di sicurezza dell’Ema si è occupato della possibile correlazione fra la somministrazione del vaccino Vaxzevria e alcuni casi di complicanze trombotiche nell’aprile 2021, in piena pandemia. Dall’analisi era emerso che i casi insoliti di trombi associati a una ridotta conta piastrinica «possono essere considerati come un effetto collaterale molto raro di Vaxzevria». Tuttavia, i risultati delle valutazioni avevano rilevato che il bilancio rischio-beneficio del vaccino continuava ad essere positivo. In seguito al pronunciamento dell’Ema, l’azienda ha cambiato il bugiardo del vaccino, dove viene specificato che «è stata osservata molto raramente, in seguito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, una combinazione di coaguli di sangue e livelli bassi di piastrine, in alcuni casi con sanguinamento». Secondo l’Ema, una spiegazione plausibile per questa combinazione è una risposta immunitaria che porta a una condizione simile a quella che si osserva talvolta nei pazienti trattati con eparina (trombocitopenia indotta da eparina, heparin-induced thrombocytopenia, Hit).
La multinazionale anglo-svedese ha chiesto il ritiro del vaccino a vettore virale all’Unione Europea lo scorso marzo. Ritiro che è entrato in vigore il 7 maggio. «Considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c’è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria che di conseguenza non è più stato prodotto né distribuito. Non prevedendo una futura domanda, AstraZeneca ha pertanto deciso di ritirare l’autorizzazione all’immissione in commercio».