Madonna è la madre originale della reinvenzione del pop e una delle grandi mutanti della sua generazione. Trasgressiva e iconoclasta popstar in lotta per il femminismo e la libertà sessuale. La sua ultima battaglia, però, è per la sopravvivenza. «Sto combattendo l’ageismo», ha recentemente dichiarato a Vogue Magazine. Dove per “ageismo” s’intende l’inglesismo che indica la discriminazione nei confronti di una persona in base alla sua età.
«Le persone hanno sempre cercato di zittirmi per una ragione o per l’altra» arringa lei. «Prima mi hanno detto che non sono abbastanza carina, poi che non canto abbastanza bene, che non ho abbastanza talento, che non sono sposata abbastanza, e ora sono punita per aver compiuto 60 anni».
Madonna mette sotto accusa il mondo della musica. Che può accettare e ammirare uomini di 70 anni come Mick Jagger e Iggy Pop che continuano a muovere i loro bacini e ad ammiccare sexy, ma rifiuta una donna di 60 che indossa la minigonna e canta canzoni sensuali. «Non ci sono modelli femminili per me, perché nessuno fa quello che faccio io» sostiene. «Sono mamma single di sei figli e continuo ad essere creativa, ad essere un’artista e ad essere attiva politicamente, ad avere una voce, a fare quello che faccio. Voglio dire, non c’è nessuno nella mia posizione».
La nuova incarnazione per il suo quattordicesimo album in studio però potrebbe essere una trasformazione troppo lontana persino per lei. Madame X, titolo anche del nuovo album, è l’ultimo alter ego della signora Louise Veronica Ciccone, 61 anni il prossimo agosto portati bene. È il soprannome che le fu affibbiato all’età di 19 anni dalla maestra di danza Martha Graham: «Ti chiamerò Madame X. Ogni giorno, vieni a scuola e non ti riconosco. Ogni giorno cambi identità. Per me, tu sei un mistero».
Madonna è stata vergine, cattiva ragazza, material girl, dancing queen, icona sexy, dominatrice, regina delle discoteche, cowgirl, madre terrestre, peccaminosa eroina di una femminilità rabbiosa e narcisista, Evita e altro ancora. Adesso, spiega, «è Madame X, un agente segreto, viaggia per il mondo, cambia identità, lotta per la libertà, porta la luce in luoghi oscuri. È una ballerina, una professoressa, un capo di Stato, una governante, un’equitazione, una prigioniera, una studentessa, una madre, una bambina, un’insegnante, una suora, una cantante, una santa, una puttana».
Fatta eccezione per l’agente segreto, sono tutti personaggi che Madonna ha già impersonato nella sua carriera. E, in effetti, nel nuovo album latitano proprio le nuove idee. Lei che prima anticipava le mode, adesso si limita a seguirle. Per annunciare il suo nuovo progetto ha arruolato il reguetón nero colombiano Maluma, che suscitò scandalo con l’impudica “Cuatro babys”, canzone in cui si vanta di disporre a piacimento di quattro donne. Insieme si lanciano nel cha-cha-cha skin-to-skin di “Medellín”. Cavalca l’onda caraibica anche in “Future”, per la quale si fa aiutare dal rapper Quavo. Maluma torna a duettare anche in “Bitch, I’m Loca”: “Dove vuoi che lo metta?”, chiede con un occhiolino di commedia. “Puoi metterlo dentro” risponde allusiva lei.
Se fin qui Madonna si mantiene a un livello basso del desiderio, con la frenetica “Dark Ballet” sale in cima al mondo, guardando dall’alto in basso verso la creazione in una sorta di esplosivo Big-bang sonoro che comprende temi musicali stile Bond, voci robotiche e un frammento stralunato e glaciale di “Dance of the Reed Pipes” dal balletto dello “Schiaccianoci” di Čajkovskij. Assume toni messianici nell’assurda “Killers Who Are Partying”, canzone nello stile pomposo di “Earth Song” in cui canta: “Sarò l’Africa se l’Africa è chiusa. Sarò povera se i poveri sono umiliati. Sarò una bambina se i bambini vengono sfruttati…”. E ancora: “Sarò l’Islam se l’Islam è odiato. Sarò Israele se sono incarcerati. Sarò indiana nativa se i pellerossa saranno catturati. Sarò una donna se è violentata e il suo cuore si spezza”.
“Extreme Occident”, disponibile solo nella versione deluxe, vede Madonna sulle orme di Franco Battiato in cerca “del mio centro di gravità” in un mondo politicamente confuso. “Credo di essermi persa / ho dovuto pagare il costo / La cosa che mi ha ferito di più…”. E conclude affermando almeno venti volte che “la vita è un cerchio”. E su “Batuka”, un afro-blues percussivo, si scatena contro Trump: “Prendi quel vecchio / mettilo in prigione”.
Sopravvissuti alla tempesta di bizzarria barocca, si rintracciano finalmente i momenti migliori di questo album. Come la chitarra acustica che accompagna il morbido hip-hop della love song “Crave” con la complicità di Swae Lee, rapper facente parte dei Rae Sremmund. Oppure l’accattivante trip-hop di “Crazy” con una fisarmonica influenzata dalla scena fado portoghese. Nell’elettronica “I rise” spicca il campionamento di una parte del discorso di Emma Gonzalez, studentessa sopravvissuta alla sparatoria della Stoneman Douglas High School nel 2018, mentre nella rabbiosa “God Control”, tra richiami ai Daft Punk e l’onnipresente autotune, affronta la riforma delle armi, la gioventù senza diritti, la democrazia. Fra i brani influenzati dal latin pop spicca “Faz Gostoso” con la superstar brasiliana Anitta, il cui frenetico ritmo è a metà strada tra il funk e il kuduro angolano, un ritmo di musica elettronica rivisitato in chiave portoghese che fa capolino anche nella poliritmica “Come Alive”.
Con “Madame X”, in uscita il 14 giugno, Madonna stringe i denti, il sex symbol a sessant’anni diventa una donna bionica che indossa un cerotto incrostato di cristalli Swarovski sull’occhio sinistro, si guarda allo specchio e sembra darsi forza: “Bitch, I’m Loca”, un melting pot di stili latini pop, anche in omaggio alla sua nuova base che è a Lisbona, città dov’è nato l’album. «Qui ho trovato la mia tribù e un mondo magico di musicisti incredibili che hanno rafforzato la mia idea che ci sia una connessione profonda che lega tutta la musica del mondo, come se questa fosse l’anima dell’universo» ha spiegato in una intervista.
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“Madame X” va oltre i contenuti musicali e artistici. È la nuova sfida di una donna contro i luoghi comuni, il plateale sessismo, la misoginia, il costante bullismo e l’insopprimibile abuso. Oggi come negli anni Ottanta, Madonna si erge a forte modello femminile. L’ex ragazza di “Like a virgin”, insomma, non ha alcuna intenzione di accontentarsi del ruolo di Regina Madre del pop. Anzi, alza la posta. D’altronde, tutte le pretendenti al trono sono già sfiancate. In “Killers Who Are Partying” termina chiedendosi: “Sai chi sei? Sapremo quando fermarci?”. Madame X, indomita e bramosa, suggerisce che Madonna non ha la risposta e che la sua forza sta nel non sapere mai.
Il tour salperà in settembre da New York. Girerà nei teatri e quindi sosterà più giorni in una città e i biglietti, si presume, avranno prezzi altissimi. In Italia, secondo voci non confermate, potrebbe sbarcare per quattro sere nel marzo 2020 al Teatro degli Arcimboldi di Milano.