Arriva il via libera dal ministero della Salute ai tamponi rapidi, attraverso il finestrino dell’auto, basati sulla rilevazione dei geni virali nelle secrezioni respiratorie. Questi permetterebbero di ottenere risultati in tempi brevi. Lo stabilisce una nuova circolare in cui si indicano anche i criteri di priorità per l’esecuzione, a partire da pazienti ospedalizzati, operatori sanitari esposti a maggior rischio, soggetti fragili e soggetti con infezione respiratoria ricoverati nelle Rsa.
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Prima di tutto, la circolare del ministero della Salute stabilisce che bisogna dare alta priorità alle verifiche sul personale sanitario che è a diretto contatto con i contagiati. E ribadisce che i tamponi devono concentrarsi sui chi ha avuto contatti con i contagiati e che, in ogni caso, chi viene sottoposto al test deve presentare dei sintomi.
Altro elemento importante, l’apertura ai test drive-in, che sono stati già sperimentati in alcune regioni. «Qualora in aree con diffusa trasmissione di Covid-19 – si legge nella circolare – la capacità di laboratorio non consenta di effettuare le analisi diagnostiche previste, andrà valutata la possibilità di ampliare ulteriormente il numero di laboratorio aggiuntivi, considerando la possibilità di utilizzare laboratori mobili o drive-in clinics consistenti in strutture per il prelievo di campioni attraverso il finestrino aperto dell’automobile su cui permane il paziente».
Si amplia l’attenzione ai pazienti ricoverati nelle “residenze assistite” e per chi risiede in «comunità chiuse» come le carceri. La circolare dice esplicitamente che bisogna sottoporre a test anche chi presenta solo alcuni sintomi, in modo da evitare il propagarsi del contagio.