Che ormai dobbiamo imparare a conviverci è un dato di fatto. Ma dobbiamo imparare anche a riconoscerlo. Oltre a febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie, secondo quanto diffuso dai Cdc di Atlanta, gli americani Centers for Disease Control and Prevention, che si occupano della salute a livello mondiale, andrebbero aggiunti almeno altri sei sintomi fino a questo momento poco conosciuti. Brividi, tremore persistente insieme ai brividi, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola e perdita del gusto e dell’olfatto. Quest’ultimo per dir la verità era già stato segnalato in precedenza. I Cdc hanno esortato a tenere in considerazione tutti questi sintomi nel momento in cui si stilano i contagi dal coronavirus. Ma l’Organizzazione mondiale della sanità, dal canto suo non è del tutto d’accordo con questa affermazione e continua a sostenere che i segnali a cui fare riferimento sono sempre gli stessi: tosse secca, tremori e mancanza di respiro.
Ma adesso ci arriva un altro suggerimento, proposto dai dermatologi. Un nuovo studio appena pubblicato sul British Journal of Medicine ha messo in luce come il nuovo coronavirus può avere conseguenze anche sulla pelle con cinque nuove manifestazioni cutanee da prendere in considerazione. Prima fra tutti quella che interessa mani e piedi, ovvero la comparsa di geloni, che solitamente si manifestano dopo un’eccessiva esposizione al freddo. Lipotesi è che il Covid-19 provochi danni ai vasi sanguigni e che ciò vada ad incidere sula circolazione sanguigna. Un altro disturbo che può emergere è la comparsa di vescicole sulla pelle, lesioni pruriginose, eruzioni maculo-papulari e necrosi, cioè la morte di cellule della pelle provocate dal fatto che il danno ai vasi sanguigni ha compromesso l’arrivo del sangue in queste zone.
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La ricerca è stata condotta in Spagna su 375 pazienti. Nel 19% dei casi sono state descritte lesioni rosso-viola simili a geloni. Lo studio evidenzia che questo problema dura in media 12,7 giorni, è legato a forme più lievi del virus ed è più comune tra pazienti più giovani. Nel 9% dei casi sono state rilevate eruzioni vescicolari. Questo tipo di eruzione cutanea è stata osservata soprattutto in pazienti di mezza età che hanno sofferto del virus con una gravità intermedia ed è durata in media 10,4 giorni. Nel 19% dei casi si sono verificate lesioni da orticaria e una durata dei sintomi di 6,8 giorni. Nel 47% dei pazienti più gravi sono state riscontrate eruzioni maculo-papulari intorno ai follicoli piliferi. Nel 6% dei casi si sono verificate lesioni vasculitiche causate dalla compromissione della circolazione dei vasi sanguigni (più frequente nei pazienti anziani).