Quasi tutta Italia è in zona gialla. In base alle nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, la Valle d’Aosta passa dalla zona rossa a quella arancione, mentre Basilicata, Calabria e Puglia passano dalla zona arancione a quella gialla. Oltre alla Valle d’Aosta, saranno in zona arancione anche Sicilia e Sardegna, che già lo erano, mentre tutte le altre regioni italiane saranno in zona gialla. Non ci sarà nessuna regione o provincia autonoma in zona rossa o in zona bianca.
Ancora in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, ma dopo le lunghe trattative interne al governo, e sotto la spinta delle regioni, dal 17 maggio potrebbe essere posticipato alle 23, se i dati del contagio dovessero continuare a rimanere bassi, o addirittura cancellato come propone la Lega di Matteo Salvini.
Calabria, Basilicata e Puglia passano invece in zona gialla, aggiungendosi ad Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. Nelle zone gialle, tornate in vigore il 26 aprile, hanno riaperto bar e ristoranti, sia a pranzo che a cena ma solo per il servizio all’aperto; hanno riaperto anche musei, cinema, teatri e sale da concerto, ma con capienza ridotta, ed è tornato possibile fare attività fisica all’aperto, anche per gli sport di contatto.
Tra le regioni in zona gialla ci si può spostare liberamente. Consentiti anche tutti gli altri spostamenti sul territorio regionale, comprese le visite a parenti, partner e amici, una volta al giorno, per massimo 4 persone oltre ai minori di 14 anni, tra le 22 e le 5.
Tra le regioni in zona arancione invece ci si può spostare per motivi di lavoro, salute o necessità, oppure con un “certificato verde”: cioè una certificazione dell’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus, della guarigione dall’infezione o della negatività al virus tramite tampone molecolare o antigenico (valido solo se effettuato nelle precedenti 48 ore). Consentiti tutti gli spostamenti all’interno del territorio comunale, anche per visite a parenti e amici, una volta al giorno, per massimo 4 persone oltre ai minori di 14 anni, tra le 22 e le 5. Si può uscire dal proprio comune in caso di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi sospesi o non presenti nel proprio comune. Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri, ad esclusione dei capoluoghi di provincia. Bar e ristoranti sono chiusi. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande.