Una nuova crisi di governo è deflagrata. Proprio quando tutto lasciava presagire la rapida partenza di quello che era stato definito come il “governo del cambiamento”, lo scontro tra Sergio Mattarella ed i leader di M5S e Lega sul nome del ministro dell’economia ha fatto saltare il banco. Mattarella ha lanciato la figura di Carlo Cottarelli mentre i parlamentari del Movimento 5 Stelle preparano la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica.
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LA STAMPA ANGLOFONA. Sull’homepage del Guardian le vicende del governo italiano sono relegate ai titoli laterali, un segno forse tangibile dello scarso interesse che in Gran Bretagna alligna sulle vicende politiche nostrane. “Populista” è un termine sempre più utilizzato per definire gli orientamenti del fallito governo Conte, lo stesso professore di diritto viene definito con lo stesso aggettivo dal Guardian. Il giornale inglese evidenzia dalle sue colonne come la scelta di Mattarella di tentare la strada del governo “neutrale”, come è stato definito, potrebbe aprire una crisi costituzionale di indecifrabile portata e come la scelta di convocare Cottarelli al Quirinale possa essere interpretata dal corpo elettorale come l’intenzione di dare vita ad un esecutivo di “tecnocrati non eletti”. Segue una cronaca fedele dell’aspro scontro tra il Presidente della Repubblica ed il duo Salvini-Di Maio giocato sulla necessità, dal punto di vista di Mattarella, di «assicurare la permanenza dell’Italia nell’Eurozona e di salvaguardare i risparmi degli italiani dalle oscillazioni dei mercati» non procedendo alla nomina di una figura che avrebbe potuto provocare la sfiducia degli investitori, e sulla convinzione, espressa dai due leader politici, che Mattarella si sia assunto delle prerogative eccedenti il dettato costituzionale. Il Guardian riporta poi le analisi di alcuni opinionisti che esprimono preoccupazione per le conseguenze politiche della decisione di Mattarella. Conseguenze che potrebbero determinare un inasprimento dei sentimenti anti-europeisti in Italia e che potrebbero sfociare in un consenso ancora più largo per i partiti anti-sistema. La chiusura del Guardian evoca infine gli spettri di una crisi economica simile a quella greca che potrebbe essere causata da un programma elettorale che costerebbe, secondo il quotidiano inglese, il 10% del Pil italiano se fosse realizzato. Non usa mezzi termini invece il Washington Post che parla di “Caos politico” e di fallimento del “primo governo totalmente populista d’Europa”. Il giornale statunitense definisce l’ex premier incaricato Conte come un “accademico poco noto” e giudica la piattaforma di governo approntata da questi come un rischio per il già elevato debito pubblico italiano in un Paese che “da anni si confronta con dure misure di austerità”.
LE PRIME PAGINE SPAGNOLE E FRANCESI. Diverso il focus dei quotidiani iberici e d’oltralpe e lo spazio dedicato all’Italia. La foto di Carlo Cottarelli campeggia in posizione centrale sui siti web de “El Pais” e de “Le Figarò”. Gli spagnoli che di crisi politiche se ne intendono hanno definito la situazione italiana “un’emergenza istituzionale assoluta”. Il quotidiano spagnolo ha sottolineato il profilo dell’economista incaricato da Mattarella e la sua immediata opera di rassicurazione dei mercati, per ora caduta nel vuoto considerati gli ulteriori aumenti dello spread delle ultime ore ed il crollo odierno della borsa. Le Figaro apre invece con una stringata biografia dell’economista, dagli studi toscani ed inglesi all’incarico ricevuto dal governo Letta che gli è valso l’appellativo di “mister spending-review” fino al recente impegno nel Fondo Monetario Internazionale su nomina di Mattero Renzi. Il quotidiano francese ha infine riportato i duri giudizi su Cottarelli di Matteo Salvini che l’ha definito un “rappresentante della finanza internazionale” motivati anche dal giudizio negativo che l’economista aveva espresso sulla tenuta economica del contratto di governo M5S-Lega.