Potrebbe tradursi in uno stralcio totale delle cartelle fino a mille euro la pace fiscale invocata dal governo. Nel tritacarte dello Stato potrebbero finire anche multe e bollo auto non pagati. Lo rivela Il Sole 24 Ore, secondo cui la misura sarà compresa all’interno del decreto fiscale che accompagnerà la prossima manovra economica. Pare dunque tramontata definitivamente l’ipotesi, sostenuta dalla Lega, del maxi condono per le cifre sotto il milione di euro. In soffitta anche la pace fiscale per le somme sotto i 100mila euro. La bozza del testo, che dovrebbe uscire dal Consiglio dei ministri in programma lunedì 15 ottobre, prevede la cancellazione di tutti i debiti fino a mille euro (importo che deve comprendere capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) affidati alla riscossione dal 2000 al 2010. Nessuno dovrà fare nulla, la procedura avverrà in automatico. Sarà direttamente la riscossione a strappare, una per una, le cartelle entro la fine del 2018.
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CONDONO ANCHE PER TRIBUTI LOCALI. Benché si tratti di ipotesi ancora allo studio da parte del Governo, filtrano notizie che potrebbero interessare un’ampia platea di contribuenti che hanno contenziosi con il Fisco, dal momento che le cartelle fiscali per le quali è stata avviata la procedura di riscossione rappresentano circa il 25% dei crediti non riscossi dall’ex Equitalia. Nel perimetro di questa nuova sanatoria anche i tributi locali, come ad esempio l’Ici e la tassa rifiuti. La norma su cui ancora si sta lavorando prevede, però, che non saranno restituite le somme già versate prima della data di entrata in vigore del decreto.
IPOTESI PIÙ CONVENIENTE. L’ipotesi dello stralcio gratuito sembra quindi aver avuto la meglio su una precedente versione della pace fiscale per le mini cartelle che prevedeva il pagamento del 40% della somma contestata, nonostante un maggiore costo complessivo a carico dello Stato di oltre 500 milioni di euro. Non ci rimetteranno neanche gli agenti della riscossione che si vedranno rimborsare dallo Stato in venti rate annuali (ma solo a partire dal 30 giugno 2020) le spese sostenute per le procedure esecutive (come i pignoramenti) messe in atto per recuperare i debiti non pagati. Per avere la certezza che l’ipotesi del condono totale su bollo auto e multe non pagate rientri effettivamente nella pace fiscale, bisognerà attendere lunedì 15 ottobre, data nella quale è previsto il Consiglio dei Ministri dal quale dovrà uscire il testo definitivo della manovra.