Dopo i rincari dell’anno scorso, dal 1° aprile ci sarà una discesa rapida delle bollette di luce e gas. Come in parte già registrato nei primi tre mesi del 2019, nel secondo trimestre dell’anno (dal primo aprile a fine giugno) si è accentuata la tendenza al ribasso delle tariffe: l’elettricità, per gli utenti che ancora non sono passati al mercato libero, costerà mediamente l’8,5% in meno, mentre per il gas naturale la riduzione sarà ancora più marcata, pari al 9,9%.
La riduzione è dovuta solamente all’andamento dei prezzi energetici internazionali. Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, spiega che «le riduzioni sono prevalentemente legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali ed internazionali». La riduzione non ha nulla a che vedere con «le misure e i controlli necessari a tutelare i consumatori» messi in atto dal Ministero dello Sviluppo economico. Con un comunicato il ministro Luigi Di Maio ha cercato di attribuire a sé e alle sue politiche questo effetto benefico: «Si tratta di un segnale importante per le famiglie italiane che incoraggia verso scelte di politica energetica che fanno bene all’ambiente e non danneggiano il portafogli degli italiani».
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Né Arera né nessun altro ha discrezionalità nell’aggiornare le bollette: il meccanismo è quasi un algoritmo rigido che correla le bollette con gli andamenti dei mercati. I motivi della riduzione dell’energia elettrica sono, quindi, dovuti a un calo della spesa per l’energia (-12,2%), che deriva a sua volta da una riduzione del prezzo di acquisto dell’elettricità rispetto alle stime utilizzate dall’Arera nel precedente aggiornamento tariffario (l’Arera fissa e aggiorna il “prezzo energia” ogni tre mesi tenendo conto di quanto viene speso per gli approvvigionamenti sul mercato all’ingrosso e delle stime su quanto prevede di spendere nei mesi successivi). Il calo effettivo in bolletta, però, non sarà del 12,2% ma inferiore, perché sono aumentati gli oneri di sistema, altra voce che compone la bolletta: gli oneri generali di sistema, imposti dalla legge, prevedono sussidi di vario genere, tra cui incentivi alle rinnovabili, promozione dell’efficienza energetica, messa in sicurezza del nucleare e sussidio alle Ferrovie dello Stato. Per quanto riguarda il gas naturale, la variazione complessiva della spesa è legata soprattutto alla diminuzione della componente Cmem, che corrisponde al costo previsto per l’acquisto del gas che verrà poi rivenduto ai clienti. Questa diminuzione riflette il calo delle quotazioni all’ingrosso nei mercati sia in Italia che in Europa.