È la ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, avvocato, a guidare la classifica della squadra di governo per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018 e relative al periodo d’imposta 2017: il suo imponibile è pari a 2.833.488 euro. Sono stati resi pubblici sul sito del Parlamento i redditi di deputati, senatori, membri del governo, dirigenti e tesorieri di partito, secondo quanto stabilito dalla legge sulla trasparenza numero 13 del 21 febbraio 2014.
Al secondo posto si piazza il premier Giuseppe Conte che dichiara un reddito di 374.314 euro. Fra i beni del presidente del Consiglio una Jaguar Xj6 del 1996, mentre non risultano partecipazioni in società. A chiudere il podio è il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli con un imponibile pari a 211.845 euro, mentre in coda alla graduatoria si trova invece la ministra della Difesa Elisabetta Trenta con 42.670 euro di reddito imponibile, seguita, al penultimo posto, dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, con 65.940 euro e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, terzultimo, che ha dichiarato redditi per 88.574 euro. In mezzo, gli altri colleghi di governo: il titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi ha dichiarato, sempre nel 2018, un reddito di poco più di 170 mila euro (170.395), seguito dal Guardasigilli Alfonso Bonafede con quasi 159 mila euro (158.982). Solo qualche gradino più sotto nella classifica la ministra della Salute Giulia Grillo con 124.369 euro.
Tra le più alte cariche dello Stato svetta poi la dichiarazione della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, con un reddito di 414.206 euro. Fra i beni della presidente del Senato, un’abitazione a Cortina d’Ampezzo e partecipazioni in due società di Padova. Il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini, oltre aver incassato 102.402 euro per l’incarico di europarlamentare ricoperto nel 2017, è titolare di 3.500 azioni di A2A, 250 di Acea, 392 di Enel e 3.094 di Bg Selection, società lussemburghese di investimento. Inoltre Salvini ha dichiarato 13mila euro per altre attività.
Appena più “povero” il vicepremier e ministro del lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio che nel 2018 ha dichiarato un reddito di 98.471 euro, identico a quelli dichiarati nei due anni precedenti. Il vicepremier ha anche la titolarità del 50% della società di famiglia Ardima Srl e la proprietà di una Mini Cooper del 1993. Praticamente identica cifra è stata percepita dal presidente della Camera Roberto Fico. Appena inferiore la dichiarazione dei redditi di Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: 94.359 euro.
Una cifra vicina a quella percepita da Luigi Di Maio, quella di altri colleghi di governo: sono 95.853 gli euro dichiarati dalla ministra per il Sud Barbara Lezzi, 95.852 quelli della ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani, 95.371 quelli dichiarati dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa mentre il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio ha dichiarato 94.945 euro e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro 93.437.
Il senatore Matteo Renzi, invece, nel 2018 ha dichiarato un reddito di 28.345 euro. Il reddito è riferito al 2017, quando Renzi non aveva incarichi: ha dato le dimissioni da presidente del consiglio nel dicembre 2016 ed è stato eletto al Senato nel marzo 2018. L’anno precedente, Renzi aveva dichiarato un reddito imponibile pari a 107.100 euro, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, quando il reddito dichiarato era di 103.283 euro. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel 2018 ha dichiarato un reddito di 48.011.267 euro. Il Cavaliere è tornato ad essere censito in quanto dirigente di partito. La sua ultima dichiarazione dei redditi da parlamentare o premier è quella relativa ai redditi del 2012, che fu di poco più di 4,5 milioni, contro i circa 40 milioni del 2010. Redditi decisamente superiori a quelli dichiarati Giorgia Meloni, segretaria di Fratelli d’Italia: 97.235 euro e un contributo di 20mila euro per spese elettorali.