Gli italiani prendono sempre più coscienza dei temi che riguardano il fine vita e l’autodeterminazione. Il 93% è favorevole all’eutanasia legale: è quanto emerge dal sondaggio commissionato dall’Associazione Luca Coscioni a Swg. «Gli italiani si dimostrano ancora una volta più avanti dei capipartito e chiedono riforme di libertà per potere decidere sulla propria vita e sulla propria morte», afferma il tesoriere dell’Associazione Marco Cappato, nei giorni scorsi dichiarato non punibile dalla Corte Costituzionale per aver accompagnato dj Fabo in una clinica svizzera per sottoporsi al suicidio assistito.
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A chiedere l’eutanasia legale è il 93% dei cittadini, un dato mai registrato prima d’ora. Il testamento biologico è conosciuto dall’83% degli intervistati, ma il 71% ignora le procedure per il rilascio delle Disposizioni anticipate di Trattamento. Per l’84% la causa di questa difficoltà è da legare alla scarsa informazione resa disponibile da parte delle istituzioni. La metà rileva l’assenza di un’adeguata tutela e disciplina giuridica relativamente al fine vita.
Aumentano i favorevoli a una legge che regolamenti l’eutanasia anche a seguito della storica sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato. Il 56% degli italiani è assolutamente a favore di una legge, con un ulteriore 37%, a sostegno di una regolamentazione dell’accesso a determinate condizioni fisiche e di salute. L’indagine ha interpellato un campione di mille soggetti su temi come fine vita, aborto, fecondazione assistita, cannabis, droghe e disabilità, temi al centro del XIV Congresso della Luca Coscioni, in corso a Bari fino al 6 ottobre con il titolo “Le libertà in Fiera”. «Il congresso – spiega l’associazione Coscioni – rilancerà le azioni di disobbedienza civile per ampliare le possibilità di scelte al fine della vita e chiederà la calendarizzazione della proposta di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia presentata alla Camera a settembre 2013».