Una «impresa storica» in Umbria, che «da’ una lezione di democrazia a Pd ed M5s», un avviso di sfratto a un «governo abusivo» Il centrodestra festeggia la vittoria alle regionali in Umbria, ancora prima della diffusione dei dati definitivi, tanto è netto il distacco della candidata leghista Donatella Tesei sul candidato sostenuto dal patto civico Pd-M5s Vincenzo Bianconi. Dopo 50 anni l’Umbria non è più una regione rossa. La senatrice della Lega, sostenuta dal FdI e FI,ha ottenuto il 57,49%, contro il 37,52% del suo avversario. Il Pd si ferma al 21,4%, mentre il Movimento 5 Stelle crolla al di sotto del 10% (con l’8,2%).«Voglio ringraziare gli umbri che hanno dato prova di maturità e coraggio. Girare ogni luogo della regione mi hanno dato la forza. Ho visto la voglia, la necessità di cambiamento, mi rendo conto che amministrare questa regione non sarà facile. Bisognerà lavorare da subito con interventi per ridare un futuro tolto agli umbri», sono state le prime parole di Tesei.
«Ad occhio abbiamo fatto un’impresa storica. Sono felice, stiamo scrivendo una pagina di storia», ha commentato a caldo Matteo Salvini. «Se la Lega risultasse avere il doppio dei voti del Pd, qualcuno nel governo dovrebbe ritenersi abusivo – ha detto – Avete votato e scelto la libertà a nome di 60 milioni di italiani. Perché i signori Conte, Di Maio, Renzi e Zingaretti che sono momentaneamente e abusivamente occupanti del Governo nazionale i giorni sono contati».
Espugnata la roccaforte della sinistra: ora liberiamo l'Italia! 🇮🇹#ElezioniRegionaliUmbria #elezioniUmbria pic.twitter.com/NQUEtgG3I1
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 27, 2019
Giorgia Meloni esulta su Twitter: «Espugnata la roccaforte della sinistra: ora liberiamo l’Italia!». Il risultato di Fratelli d’Italia, che arriva al 10%, supera il M5s e doppia quasi Forza Italia, è «entusiasmante» per la leader del partito. All’interno del centrodestra il partito di Matteo Salvini è di gran lunga la prima forza in regione con più di 37 punti percentuali, Fratelli d’Italia ottiene il 10,4% e Forza Italia il 5,3%. «Dall’Umbria dopo mezzo secolo una svolta storica – scrive su twitter Silvio Berlusconi, presidente di FI – anche nelle tradizionali Regioni rosse il centro-destra unito rappresenta l’ampia maggioranza degli elettori. La nostra alleanza è il futuro dell’Italia e ha il diritto-dovere di governare il Paese».
Dall'Umbria dopo mezzo secolo una svolta storica: anche nelle tradizionali Regioni rosse il centro-destra unito rappresenta l'ampia maggioranza degli elettori. La nostra alleanza è il futuro dell'Italia e ha il diritto-dovere di governare il Paese pic.twitter.com/lNWkE5ElHR
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Tra le liste che sostenevano Bianconi, i dem non vanno neanche malissimo: sono stati travolti dallo scandalo sulla sanità, hanno subito la scissione di Matteo Renzi, eppure superano il 21%. Per i Cinquestelle stelle, invece, è uno dei peggiori risultati di sempre: con l’8,2% sono addirittura la quarta forza, dimezzando quasi i voti presi alle europee di quattro mesi fa. «L’esperimento non ha funzionato. Il Movimento nella sua storia non aveva mai provato una strada simile. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti», recita il comunicato pubblicato su Facebook dai grillini.
In attesa di capire cosa succedere dentro al Movimento, si può dire che l’alleanza con i dem molto difficilmente sarà replicata altrove. O forse no. Per ora solo il segretario Pd Nicola Zingaretti ha deciso di difendere l’intesa con il Movimento: «La sconfitta è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza».