Mentre si discute sull’assegnazione della scorta giorno e notte alla senatrice a vita Liliana Segre, presa di mira da 200 insulti al giorno sul web, i dati dell’Osservatorio del Centro di Documentazione ebraica mostrano un clima sempre più ostile nei confronti degli ebrei in Italia. «Negli ultimi nove mesi abbiamo avuto segnalazioni di 190 distinti episodi di antisemitismo in Italia, un numero più elevato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – spiega Stefano Gatti, ricercatore dell’Osservatorio – Di questi 190 episodi il 70% circa viaggia online. Si tratta prevalentemente di insulti, poi di vandalismo, solo molto raramente di violenze fisiche: nel 2019 solo due casi, un signore schiaffeggiato e una donna oggetto di sputi».
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In Italia l’antisemitismo c’è. Sdoganato non solo in rete e per strada, ma anche dai sovranisti che si candidano a governare l’Italia. A dirlo non sono solo gli ultimi episodi restituiti dalla cronaca, con la senatrice a vita Liliana Segre costretta ad avere la scorta per le continue minacce ricevute sui social. Segre, 89 anni, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau ha ricevuto di recente anche attacchi dal partito di estrema destra Forza Nuova che in occasione di un suo intervento davanti a 500 studenti di Milano ha esposto uno striscione fuori da un teatro: «Sala ordina, l’Antifa agisce, il popolo subisce».
L’Osservatorio del Centro di Documentazione ebraica non si limita a catalogare gli atti antisemiti ma ne investiga i motivi «anche se sono difficili da delineare». Quel che i ricercatori sottolineano è che la nuova deriva antisemita si inscrive in un quadro più vasto di intolleranza che ha sdoganato pensieri, oltre che azioni, fino a qualche anno fa neanche pensabili. «Da un lato notiamo la crescita di aggressività e pregiudizi nei confronti non solo degli ebrei ma anche di neri, omosessuali e altre minoranze. Cose che fino a qualche anno fa non erano nemmeno pensabili, ad esempio la banalizzazione della Shoah, oggi accadono. Dall’altro lato la crescente visibilità dell’Osservatorio potrebbe aver inciso sull’aumento delle segnalazioni che ci arrivano».
L’Osservatorio raccoglie e registra le azioni di antisemitismo (aggressioni fisiche o verbali, scritte e graffiti, insulti in Rete, discorsi pubblici, ecc.), elabora i dati sugli episodi di ostilità antiebraica, svolge indagini sull’opinione pubblica e realizza studi mirati. Particolare impegno è rivolto al monitoraggio dell’antisemitismo in Rete. Un dato preoccupante è la crescita dell’antisemitismo nelle scuole: «Nel 2019 ci risultano in crescita anche le minacce a sfondo antisemita e gli episodi all’interno delle scuole. Ma occorre precisare – spiega Stefano Gatti, ricercatore dell’Osservatorio – che l’antisemitismo in Italia fortunatamente non assume i connotati violenti, talvolta omicidi, di altri Paesi».