Via libera degli scritti del Movimento 5 stelle ad «aprire una trattativa con il Partito democratico e con altre forze civiche e politiche, per le prossime elezioni» in Liguria. Sono state espresse complessivamente 1.664 preferenze da parte degli utenti residenti in Liguria, gli unici che avevano diritto di voto. I favorevoli alla trattativa sono stati 960 (57.7%), i contrari 704 (42.3%).
Pd e Movimento 5 stelle sono pronti a correre insieme in Liguria alle prossime regionali di maggio, seppur all’ombra di una bandiera civica. «Ci faremo promotori di un confronto aperto a tutte le realtà intenzionate a realizzare un vero cambiamento in Liguria, lavorando giorno per giorno alla rinascita di questa regione, coinvolgendo anche chi fino ad ora non ha avuto voce», spiega il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi.
Dunque, non solo M5s e Partito Democratico, ma una alleanza larga che comprenda anche forze civiche e associazioni del territorio sulla falsa riga di quel che Nicola Zingaretti chiama il “campo largo” del centrosinistra. Un esperimento non riuscito nella regioni in cui si è votato in precedenza. In nessuna di esse, ad esempio, il confronto era partito prima dell’accordo sul candidato. Ora, invece, si parte proprio dai contenuti per poi scegliere il candidato capace di insidiare il centrodestra, oggi al governo con Giovanni Toti.
«Il centrodestra ha già dimostrato tutta la sua incapacità: non è mai riuscito a rilanciare questa splendida terra e non ha mai offerto una prospettiva per gli anni a venire. Ora tocca a noi», spiega ancora Crimi. «Il percorso di confronto che avvieremo avrà come precondizione quella di mettere al centro i temi, i progetti, le azioni concrete, le cose da fare e alcuni punti imprescindibili che abbiamo già indicato».
Ma anche nel Pd c’è chi considera il via libera al confronto «un importante passo in avanti in vista del prossimo appuntamento elettorale, che rafforza la coesione delle forze di governo andando nella direzione da noi auspicata e che può produrre una coalizione competitiva in grado di battere la destra», spiega la responsabile enti locali della segreteria dem Caterina Bini.