La strada che dovrebbe portare Donald Trump o Joe Biden alla Casa Bianca passa per Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, i tre Stati che già quattro anni fa assegnarono la vittoria a Trump. In tutti e tre il presidente in carica aveva un ampio vantaggio, ma in Wisconsin e in Michigan Biden ha recuperato e ora conduce. «La scorsa notte ero in testa, spesso in modo consistente, in molti Stati chiave che, in quasi tutti i casi, i Democratici governavano e controllavano. Poi, uno per uno, hanno iniziato a sparire magicamente mano a mano che venivano contate schede spazzatura a sorpresa. Molto strano. I sondaggisti si sono sbagliati totalmente e come mai nella storia», ha scritto Donald Trump in un tweet dopo la variazione a suo sfavore del risultato in Stati come Wisconsin e Michigan, coinciso proprio con l’inizio del conteggio del voto per posta dopo l’esaurimento dello scrutinio delle schede depositate in persona.
They are finding Biden votes all over the place — in Pennsylvania, Wisconsin, and Michigan. So bad for our Country!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 4, 2020
Secondo lo U.S. Electoral Project dell’Università della Florida, oltre 102 milioni di americani hanno votato già prima dell’Election Day, di cui oltre 65 milioni per posta. Molto avversato dal presidente il voto postale è attribuito prevalentemente ai democratici. Se effettivamente sarà così lo vedremo solo nei prossimi giorni: ne serviranno tre o quattro a stati come Michigan e Pennsylvania per contali tutti. Proprio gli stati che insieme al Wisconsin eleggeranno il prossimo presidente degli Stati Uniti. Per diventare presidente Biden ha bisogno di conquistarne due: con Michigan e Wisconsin, e portando a casa anche il Nevada Biden arriverebbe ai fatidici 270 grandi elettori necessari per diventare presidente. Ma gli analisti sono estremamente calmi.
In Pennsylvania, il presidente Trump ha un margine di circa 590 mila voti e ha dichiarato vittoria in anticipo: il presidente ha ottenuto finora 2,97 milioni di voti, Biden 2,387 milioni. Ma il governatore democratico Tom Wolf ha affermato che resta oltre un milione di preferenze espresse per corrispondenza da conteggiare. In realtà, secondo il sito U.S. Elections Project, sarebbero state restituite 2,5 milioni di schede postali, e finora — osservando i dati del New York Times — ne risultano conteggiate 785 mila, provenienti da 19 delle 67 contee: Biden ha ottenuto 616 mila voti dagli absentee ballot, il 78,4%. A mancare sarebbero dunque 1,7 milioni di schede postali. Molte contee della Pennsylvania sono poi indietro nel conteggio, repubblicane e democratiche, ma quella più in ritardo è Philadelphia, dove lo spoglio è al 56%, Biden ha ottenuto 350 mila voti e Trump 105 mila. In totale, quindi, Biden potrebbe contare ancora su una larga maggioranza degli 1,7 milioni di voti per corrispondenza mancanti e degli altri 400 mila voti in arrivo dalla contea di Philadelphia.
In Michigan, lo spoglio è arrivato al 90% e Biden ha effettuato il sorpasso su Trump: 2,515 milioni di voti contro 2,506 milioni. All’appello mancano ancora molti voti postali: finora sono stati conteggiati soltanto quelli di 13 contee su 83, che hanno dato portato a Biden 904 mila voti su 1,317 milioni, il 68,7%del totale. Secondo il sito U.S. Elections Project, però, sono state riconsegnate 2,8 milioni di schede per il voto anticipato: ne mancherebbero quindi quasi 1 milione e mezzo.
In Wisconsin Biden ha improvvisamente ribaltato la situazione grazie alle schede della contea di Milwaukee e conduce di 21 mila voti, lo 0,7%: 1,63 milioni contro gli 1,60 milioni di Trump. A differenza degli altri Stati, in Wisconsin, come spiega il New York Times, il voto postale non è necessariamente segnalato a parte e non si hanno dati esatti.