Da domenica 16 maggio i cittadini italiani e i turisti stranieri potranno tornare a viaggiare all’interno dell’Unione europea, dell’area Schengen e in Gran Bretagna e Israele senza dover più fare alcuna quarantena all’ingresso in Italia. Lo ha stabilito un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che elimina la quarantena di cinque giorni al rientro o all’ingresso in Italia. Resta l’obbligo di effettuare un tampone e avere esito negativo: va fatto 48 ore prima dell’ingresso in Italia, nel Paese in cui ci si trova o ci si è recati, ed è valido sia il molecolare sia l’antigenico rapido.
Nella stessa ordinanza sono, invece, prorogate le misure restrittive relative al Brasile. Con altra ordinanza si rafforzano i voli “Covid tested”, estendendone la sperimentazione agli aeroporti di Venezia e Napoli, oltre a Milano e Roma e ampliando i Paesi di provenienza a Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti, oltre agli Stati Uniti. Le ordinanze sono vigenti dal 16 maggio.
L’obiettivo del governo ad ogni modo, in vista soprattutto della stagione estiva, resta quello di abolire la quarantena (attualmente di 10 giorni per tutti i Paesi extra Schengen) per tutti gli arrivi da Usa, Giappone e Canada. Anche perché, come ha spiegato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia «solo il turismo Usa vale lo 0,8% del nostro Pil». La possibilità di estendere la misura ai Paesi del G7, Stati Uniti e Giappone compresi, sarà discussa a giugno.
Nei giorni scorsi il premier ha annunciato che si potrà tornare a viaggiare in tutta Italia con un green pass nazionale, in attesa che entri in vigore il green pass europeo previsto per la metà di giugno. Il pass sarà di fatto identico alle ‘certificazioni verdi’, vale a dire i documenti che già ora gli italiani devono utilizzare per spostarsi per turismo tra regioni arancioni e rosse. Basterà per muoversi in Italia il certificato di avvenuta vaccinazione, quello di avvenuta guarigione o un tampone molecolare o antigenico con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’ingresso nel nostro paese.
Mentre da India, Bangladesh e Sri Lanka è vietato l’ingresso nel nostro paese fino al 30 maggio, con eccezione dei cittadini italiani che abbiano la residenza anagrafica in Italia da data anteriore alla presente ordinanza, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19.