I dati dell’epidemia parlano chiaro: il numero dei nuovi contagi Covid diminuisce, ma soprattutto gli ospedali non sono sotto pressione. Ecco dunque che le restrizioni potrebbero cadere e alcune regioni si preparano ad abbandonare i colori e arrivare nella fatidica zona bianca. Se il trend dei contagi resta in discesa da inizio giugno tre regioni saranno bianche: si tratta Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. E non saranno le uniche. Dal 7 giugno potrebbero aggiungersi anche Abruzzo, Veneto e Liguria. E fra tre settimane, al massimo il 21 giugno, tutta l’Italia potrebbe essere in prevalenza bianca.
A rendere più agevole il passaggio in zona bianca ci ha pensato il decreto emanato dal governo Draghi che prende in considerazione il parametro dei contagi il quale deve essere al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti per almeno tre settimane consecutive. Oltre ovviamente al numero di posti letto e terapia intensiva occupati da casi Covid. La conferma per la valutazione finale si avrà domani: per tutte le regioni che avranno 50 casi su 100 mila scatterà il conteggio di tre settimane e dunque il 14 giugno si tornerà liberi.
Dal 1° giugno sono bianche Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 7 giugno sono bianche Abruzzo, Veneto e Liguria. Dopo queste, la regione che sta meglio è l’Umbria con 52 casi, il Lazio è a 65 e la Lombardia a 67. Bene anche l’Emilia Romagna con 70 casi poi Sicilia (71), Calabria (74), Marche (76), Piemonte (77), Puglia (78), Toscana (86). Le tre che stanno peggio sono Campania (103), Basilicata (106), Valle d’Aosta (114).
Ma cosa prevede la zona bianca? Innanzitutto scompare il coprifuoco e tutte le attività sono aperte. Non esistono restrizioni se non l’obbligo di mascherina e distanziamento. Un traguardo agognato dalle regioni che confidano nel turismo estivo per rimettere in moto la macchina economica.