L’Italia si tinge di bianco, ad eccezione della Valle d’Aosta. In seguito al monitoraggio settimanale dei contagi da coronavirus passano dalla zona gialla alla zona bianca Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana, Provincia autonoma di Bolzano. Nell’ultima settimana tutte le regioni hanno avuto un’incidenza di nuovi casi sotto la soglia di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, ma per passare in zona bianca è necessario che questi dati siano confermati per tre settimane consecutive. La Valle d’Aosta due settimane fa era stata l’unica regione a superare la soglia di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, e dovrà aspettare quindi un’altra settimana per passare in zona bianca.
Cessano quindi le limitazioni per gli spostamenti ed è prevista l’anticipazione delle date di riapertura per le attività di parchi tematici e di divertimento; piscine e centri natatori in impianti coperti; centri benessere e termali; feste private anche conseguenti le cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso; fiere, grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni; sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò; centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; corsi di formazione.
Bar, ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli (tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi.
Le feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose si svolgeranno nel rispetto dei protocolli e delle linee guida contro il coronavirus, con la prescrizione che i partecipanti siano muniti della certificazione verde. Per ciò che riguarda le sale da ballo e le discoteche, possono riaprire ma si potrà ascoltare solo musica, senza ballare.
Restano in vigore il divieto di assembramento, l’obbligo di distanziamento interpersonale e l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto nel caso in cui non si possa mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici.