La variante Delta continua a diffondersi senza sosta in tutto il mondo, ed ora è divenuta il ceppo dominante in Europa. A certificarlo sono il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), lanciando un nuovo appello a vaccinare i gruppi prioritari, come gli anziani, le persone con malattie croniche e gli operatori sanitari.
Dai dati di sorveglianza riportati nel rapporto dell’Ecdc emerge che tra il 28 giugno e l’11 luglio la variante Delta era dominante nella maggior parte (19) dei 28 Paesi che hanno riportato un sequenziamento genetico sufficientemente completo. In questi 19 Paesi, la proporzione della variante Delta nei test sequenziati era del 68,3%, superando la variante Alpha precedentemente dominante (22,3%).
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Rispetto allo scorso rapporto, sono aumentate le zone rosse e rosso scuro. In rosso il Portogallo, la Spagna, l’Irlanda, zone dei Paesi Bassi, isole e regioni greche, la Corsica. Vuol dire che nelle ultime due settimane hanno avuto un aumento dei contagi compreso tra 75 e 200 casi ogni 100mila abitanti e un tasso di positività superiore al 4% oppure contagi tra 200 e 500 ogni 100mila persone. La variante Delta, identificata per la prima volta in India a ottobre 2020 e più contagiosa delle altre, è ormai diffusa in cento Paesi in tutto il mondo. «Sulla base delle tendenze attuali, la variante Delta sarà il ceppo dominante a livello globale nei prossimi mesi ed è già stata identificata in quasi tutti i paesi europei», hanno sottolineato l’Oms Europa e l’Ecdc.
È allarme in Spagna, dove in 7 giorni l’occupazione delle terapie intensive è passata dal 9,18% al 13,52%, mentre quella nei reparti generici dal 3,91% al 6,37%. Tanto che si parla già di «quinta ondata». Soprattutto nella regione di Madrid, dove i contagi sono saliti dell’82% nell’ultima settimana, con oltre il 90% dei nuovi casi provocati da Delta. Gran parte delle infezioni è tra i giovani, ma la regione per il momento non ha annunciato nuove misure, al contrario delle Baleari, la Catalogna, la Comunità Valenciana e ora anche Navarra e Galizia, tornate a chiudere per l’aumento dei positivi, anche con il coprifuoco.
Incremento delle zone rosso scuro anche a Cipro, Creta e in alcune zone dei Paesi Bassi. Anche in Francia la situazione è più grave: come riporta la mappa, quasi tutto il Paese è ora in zona arancione. Proprio per combattere l’aumentare dei contagi in Francia sono state prese alcune misure, come l’estensione del Green pass.
Nella mappa varia anche la situazione dell’Italia. Solo due settimane fa tutte le zone erano in verde, mentre adesso la Sicilia, la Sardegna, il Lazio e il Veneto sono in zona arancione. Vuol dire che i contagi sono meno di 50 su 100mila abitanti ma con un tasso di positività maggiore del 4%, oppure che i contagi sono tra 50 e 75 con un tasso di almeno l’1%, o anche che i contagi sono tra 75 e 200 e il tasso di positività è minore al 4%.